Il presidente degli Stati Uniti suona la colonna sonora di Beverly Hills cop davanti ad un'astronave aliena, una timida sposina viene centrata in pieno da un asteroide e uno strano professore costruisce geniali invenzioni con le scatole della pizza. È Mostri contro alieni, l'ultimo cortometraggio della Dreamworks nelle sale in queste settimane
Arrivano gli alieni. Chiamate i mostri!
Una ragazza attende felice di entrare in chiesa, lo sposo – un aspirante anchorman – l’aspetta all’altare, ma uno strano asteroide la colpisce in pieno facendola arrivare davanti al prete “leggermente” cambiata. Susan Murphy (che abbia qualche familiarità con Edward Murphy Jr, il mitico postulatore delle celebri leggi della sfiga?) diventa Ginormica, un mostro alto quanto un grattacielo con una forza spropositata in grado di distruggere il Golden Gate di San Franciso.
“Mostri contro alieni”, l’ultima fatica di Jeffrey Katzenberg e Steven Spielberg, ha inizio proprio da qui.
Il film è il primo della storia ad essere girato completamente utilizzando la tecnologia 3D; inoltre i protagonisti sono stati creati ad hoc sulla fisionomia dei loro doppiatori nella versione originale. La dolce Susan è “interpretata” da Reese Witherspoon, il geniale Dottor professor Scarafaggio dal collega Hugh – dr House – Laurie, il generale Monger da Kiefer Sutherland, mentre per il bizzarro Presidente Hathaway è stato scelto il comico Stephen Colbert.
Il film è adatto a tutte le età, i cartoni animati non sono più esclusiva di bambini ed annoiati genitori al seguito. Da un paio di anni – complice l”inserimento di storie che hanno meno a che fare con streghe e principesse – pellicole come Shrek, Shark tale, Alla ricerca di Nemo, Kung-fu Panda, Wall-e strizzano l’occhio ai più grandi diventando veri e propri cult adatti a tutte le età (chi non potrà fare a meno di pensare al Gatto con gli stivali con l’accento spagnolo di Banderas?).
“Mostri contro alieni” contiene molte scene e idee “rubate” a film ormai impressi nell’immaginario collettivo: l’enorme Insettosauro parla come Chewbacca e si muove come Godzilla, il “codice Nimoy” (omaggio al dottor Spock), gli X-files, il Presidente che (nelle sue intenzioni) è coraggioso come il collega di “Indipendence Day”, “L’esperimento del dottor K” (ossia “La mosca” trasformata qui nello scarafaggio), l’ingigantimento di Susan in stile “Alice nel paese delle meraviglie”. Sono tutti questi “indizi” a tenere lo spettatore attento, visto che la trama è di per sé abbastanza banale.
Il film prosegue con la ormai ex-sposina rinchiusa in un centro super segreto insieme ad altri mostri come lei. B.O.B. (come non collegare a lui il celeberrimo Blob), lo strampalato ammasso gelatinoso innamorato di un budino all’ananas è uno dei personaggi meglio riusciti, ma anche il Presidente è una piccola perla di umorismo che terrà incollati alla poltrona durante il suo incontro del terzo tipo con gli alieni. Questi ultimi sono capeggiati da Gallaxhar, una creatura con la passione per la distruzione e molto somigliante agli invasori di “Mars attacks!”.
Chi vincerà tra mostri e alieni? È pur sempre un film della Dreamworks, quindi anche il finale è abbastanza scontato, ma non altrettanto sono le geniali trovate del Dottor professor Scarafaggio o il bizzarro Anello mancante.
Ad ogni modo gli alieni non lasceranno in pace la Terra a lungo (almeno al cinema, speriamo): a fine anno arriverà sugli schermi il tanto atteso “Avatar – Project 880” di James Cameron. Il regista di “Titanic” lavora a questa pellicola, che si preannuncia graficamente rivoluzionaria, da ormai 14 anni. Ne sarà valsa la pena? Lo sapremo a dicembre.