Arresto Ferrigno, il commento di Raffaele Lombardo. «Conosciuto superficialmente, non fa parte dell’Mpa»

«È con stupore e disappunto che si apprende, a pochi giorni dalle elezioni, della notizia dell’arresto del signor Ferrigno, candidato nella lista Popolari e Autonomisti. Voglio precisare che il signor Ferrigno come la signora Loiacono non sono né iscritti né militanti del Mpa, del quale sono il fondatore». Raffaele Lombardo commenta così la notizia dell’arresto del candidato accusato di trattare con un esponente di Cosa nostra di Carini l’acquisto di un pacchetto di voti in vista delle Regionali di domenica. «Conosco superficialmente il politico che è stato candidato – aggiunge- in quanto sostenuto da esponenti della sua area territoriale di riferimento. Non posso che esprimere biasimo per i comportamenti al medesimo attribuiti dall’autorità giudiziaria, dei quali ho appreso attraverso gli organi di stampa, che, ove accertati nelle competenti sedi giudiziarie, sono da ritenersi gravissimi ed inaccettabili».

Nelle scorse settimane, Lombardo aveva preso parte a un incontro pre-elettorale alla presenza di Ferrigno e di Piera Maria Loiacono, la donna che avrebbe fatto da tramite con Giuseppe Lo Duca. «La mafia ha devastato la nostra rerra e privato di un futuro dignitoso milioni di persone. I politici che ne richiedono l’appoggio o il sostegno elettorale, qualunque sia la loro area di appartenenza, devono essere allontanati dalla competizione, prima che ne possano compromettere l’esito. Al di là delle responsabilità personali – conclude l’ex governatore – che saranno valutate dai giudici, vi è la responsabilità di tutti noi, politici ed elettori, di tenere lontane dalle istituzioni, che ci governeranno nei prossimi anni, mafia e malaffare».


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