Catania, sparò al gestore di un chiosco: finisce in carcere a Roma

Lesioni aggravate, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco e ricettazione. Sono questi i reati per cui è finito in carcere a Roma il pluripregiudicato catanese Angelo Campione (classe 1985). L’uomo, già destinatario di una condanna a 23 anni, si era reso irreperibile da febbraio di quest’anno. Il mese in cui avrebbe ferito con un colpo di arma da fuoco al piede il gestore di un chiosco in viale Nitta nel quartiere Librino di Catania. Un gesto, commesso per futili motivi e in orario serale mentre il locale era affollato, da cui era anche scaturita la sospensione per sette giorni della licenza dell’esercizio commerciale. Secondo quanto ricostruito dalle prime dichiarazioni raccolte, Campione avrebbe avuto un diverbio con un altro cliente. Alla fine della discussione, avrebbe la pistola. A quel punto, il gestore lo avrebbe invitato ad allontanarsi e, per tutta risposta, il 38enne gli avrebbe sparato.

Nel corso delle indagini – portate avanti con l’acquisizione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, con la raccolta di sommarie informazioni e con l’analisi delle intercettazioni – sono stati raccolti gravi e univoci elementi di colpevolezza a carico di Campione. Nelle ore successive al fatto, l’arma utilizzata – una pistola F.N. Browning semiautomatica calibro 9×21, risultata rubata a Cardeto (in provincia di Reggio Calabria) nel febbraio del 2022 – è stata trovata all’interno di un palazzo in via del Maggiolino, sempre nel quartiere Librino del capoluogo etneo. I successivi accertamenti balistici, svolti dal Ris di Messina, hanno poi confermato l’utilizzo dell’arma durante il fatto. Individuato l’autore dell’aggressione, che già in passato si era reso responsabile di altri simili episodi di violenza, i carabinieri hanno iniziato un’articolata e complessa attività tecnico-investigativa. Dalle intercettazioni telefoniche, inoltre, è emerso che Campione sarebbe stato in grado di poter contare su una ampia cerchia di fiancheggiatori e, di conseguenza, sulla possibilità di cambiare frequentemente rifugio, utenza telefonica e mezzi sui quali spostarsi.

Durante gli ultimi tre mesi, gli inquirenti hanno lavorato per fare terra bruciata attorno al 38enne che è stato individuato in un bed and breakfast in via di ponte Mammolo, nella zona Pietralata di Roma. Struttura in cui era alloggiato con l’appoggio d alcuni familiari domiciliati nella Capitale. Fuori dal B&b è stato arrestato dai carabinieri che hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare. Campione, nelle fasi
della fuga, si sarebbe dimostrato pronto a tutto, persino a commettere un sequestro di persona. Infatti, il 24 maggio a Catania, in zona Nesima, dopo essersi accorto di un servizio di pedinamento da parte dei militari, il 38enne avrebbe abbandonato l’auto a noleggio su cui viaggiava e avrebbe fermato un’altra macchina in quel momento in transito, costringendo sotto minaccia il conducente ad aiutarlo a scappare. Campione adesso è stato portato nella casa circondariale di Regina Coeli di Roma.


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