Avrebbero rubato, pistole in pugno, cento euro da un negozio di merce cinese a Nesima per poi fuggire a bordo di un motorino. Ma il marito della titolare si è lanciato all'inseguimento, riuscendo a raggiungerli e bloccando la loro corsa travolgendoli con l'auto
Arrestati i rapinatori investiti dalla vittima Denunciato per lesioni gravi il cinese derubato
Sono stati arrestati Antonino Di Gregorio, 21 anni, e Giuseppe Verga, 19enne, ritenuti gli autori di una rapina avvenuta ieri. I due giovani avrebbero rubato, pistola in pugno, cento euro in un negozio di articoli cinesi di Nesima per poi fuggire a bordo di un motorino. Ma poco dopo il colpo sono stati bloccati – appiccicati letteralmente al muro – dall’auto del marito della titolare che li ha inseguiti. La tappa finale della rapina si è svolta all’incrocio tra via Custoza e via Acquedotto greco, nel quartiere Cappuccini. Dopo averli travolti con la macchina, l’uomo è fuggito.
Di Gregorio e Verga sono accusati di rapina aggravata. Si trovano in due diversi ospedali, ricoverati per fratture agli arti inferiori. Il marito della vittima, invece, è stato denunciato per lesioni gravi.
Numerose le reazioni alla vicenda, sia in strada che sui social network. «Ha fatto bene a scappare, altrimenti ci pensavamo noi», hanno detto alcuni testimoni, difendendo i due giovani e invitando al boicottaggio degli esercizi commerciali gestiti da cinesi. «Aberrante la reazione dei residenti, che rende vittime i carnefici e carnefice la vittima», ha sottolineato un’utente su Facebook. «Chi incoraggia o premia il guidatore per il gesto sicuramente eccessivo non è che ci sta tanto col cervello, alla pari di chi difende i rapinatori», ha risposto un altro.