Adescava le vittime attraverso un sito di incontri. Poi, insieme ad altre sue connazionali, scattava delle foto a loro insaputa e chiedeva una somma di denaro per non diffonderle. La donna, latitante dal 2013, è stata trovata ieri mattina dai Carabinieri di Catania nell'abitazione del fratello, a sua volta agli arresti domiciliari
Arrestata latitante rumena 30enne Gestiva la prostituzione e ricattava i clienti
Arrestata per tentata estorsione in concorso e favoreggiamento della prostituzione. Marin Janina, 30enne cittadina rumena, è stata sorpresa ieri mattina dai Carabinieri della stazione Playa di Catania all’interno dell’abitazione del fratello, Marin George, già agli arresti domiciliari.
La donna aveva ricevuto un’ordinanza di custodia cautelare lo scorso febbraio, ma era riuscita a fuggire nel suo paese di origine. A suo carico pendeva anche un mandato di arresto europeo. I militari dell’Arma non hanno mai interrotto le ricerche, fino a ieri, quando hanno messo fine alla sua latitanza.
Le indagini sono iniziate negli ultimi mesi del 2013. Tutto è partito dalla denuncia di un imprenditore di Vittoria, rimasto vittima di un’estorsione. Dopo aver consumato rapporti sessuali con donne dell’est Europa, l’uomo è stato prima fotografato e poi ricattato. Per impedire che le foto venissero diffuse, gli è stata chiesta la somma di 100mila euro da pagare a rate.
Secondo quanto ricostruito dai militari, a gestire il business era un gruppo di ragazze rumene tra cui Marin. Il canale attraverso cui avveniva l’adescamento era un sito di incontri. I rapporti venivano consumati all’interno di alcune case di Comiso, in provincia di Ragusa. La giovane è stata portata all’interno del carcere di piazza Lanza.