Rilanciare l’area industriale di Gela. È questo l’obiettivo del ministero delle Imprese e del Made in Italy che ha stanziato 22 milioni di euro per l’area già dichiarata di crisi industriale complessa. Oltre alla possibilità di un nuovo impulso per le attività imprenditoriali della zona e, possibilmente, l’arrivo di nuovi investimenti privati, l’urgenza è quella […]
Dal ministero 22 milioni per il rilancio dell’area industriale di Gela. Ecco le aziende che possono presentare domanda
Rilanciare l’area industriale di Gela. È questo l’obiettivo del ministero delle Imprese e del Made in Italy che ha stanziato 22 milioni di euro per l’area già dichiarata di crisi industriale complessa. Oltre alla possibilità di un nuovo impulso per le attività imprenditoriali della zona e, possibilmente, l’arrivo di nuovi investimenti privati, l’urgenza è quella di salvaguardare i posti di lavoro. A essere interessati dallo stanziamento saranno in realtà 23 Comuni siciliani: oltre alla cittadina di Gela e al capoluogo di provincia Caltanissetta, anche Acate, Aidone, Barrafranca, Butera, Caltagirone, Delia, Marianopoli, Mazzarino, Mirabella Imbaccari, Montedoro, Niscemi, Piazza Armerina, Pietraperzia, Riesi, San Cataldo, San Cono, Santa Caterina Villarmosa, San Michele di Ganzaria, Serradifalco, Sommatino e Vittoria.
A partire dal 30 maggio imprese, cooperative, consorzi e reti di impresa che operano in questi Comuni potranno presentare le domande per richiedere le agevolazioni sulla piattaforma gestita da Invitalia. Con un solo paletto: meno interventi, ma più corposi. Sarà infatti necessario che le spese previste per gli investimenti non siano inferiori a un milione di euro e questi potranno riguardare la realizzazione di piani produttivi e di tutela ambientale, l’innovazione, il settore ricerca e sviluppo, i programmi occupazionali e la formazione del personale. « È fondamentale rilanciare la competitività di Gela e della sua importante area industriale per lo sviluppo dell’economia della Sicilia e dell’Italia – commenta il ministro Adolfo Urso, siciliano d’origine – Con queste agevolazioni possiamo supportare e stimolare la crescita delle imprese e tutelare i lavoratori».