Con anticipo sulla riforma del servizio idrico, che l'ars deve ancora discutere, si vara un provvedimento che ripristina la gestione pubblica
APS, passa la linea Marino: all’Eas la gestione dei 52 Comuni del Palermitano
CON ANTICIPO SULLA RIFORMA DEL SERVIZIO IDRICO, CHE L’ARS DEVE ANCORA DISCUTERE, SI VARA UN PROVVEDIMENTO CHE RIPRISTINA LA GESTIONE PUBBLICA
Sul fallimento di Acque Potabili siciliane (APS)- la società che ha gestito il servizio idrico in 52 Comuni del Palermitano- è passata la linea dell’assessore regionale all’Energia, Nicolò Marino. Qualche ora fa, l’assemblea dei Sindaci dei già citati 52 Comuni ha deliberato, a larga maaggiornaza, che a a gestire l’acqua sarà l’Eas, Ente Acquedotti siciliani.
Su 52 Sindaci hanno votato in favore del provvedimento in 41. Hanno votato contro Cinisi, Terrasini , Villafrati, Mezzojuso, Altavilla Milicia, Catronovo di Sicilia, Campofiorito e Torrretta. Astenuti i Sindaci di Palermo, Misilmeri e Termini Imerese.
Chi avrebbe voluto fare ‘operazioni’ sulla gestione idrica di questi Comuni, sbarazzandosi dei 206 dipendenti, è stato servito. E’ passata, come detto, la linea Marino, che trasferisce ad un soggetto pubblico -Eas- la gestione idrica di questi territori.
Per la cronaca, dopo la riforma dei primi anni del 2000, il servizio idrico era finito nelle mani di un gruppo privato. La già citata Aps. Una gestione sempre contrassegnata da sofferenze e problemi culminata nella dichiarazione di fallimento della società da parte del Tribunale di Palermo, qualche settimana fa. A seguire da vicino questa vertenza, i rappresentanti di alcune organizzazione sindacali. Per impegno si è destinta la Uil Tec, con il segretario regionale Maurizo Terrani e il segretario, Vittorio Sermini.
Alla linea Marino, riporta, in attesa della riforma della settore che l’Ars deve ancora discutere e approvare, la gestione nelle mani pubbliche.
Sempre per la cronaca, l’Ente Acquedotti Siciliani è in liquidazione: per modo di dire, visto che, fino ad oggi, ha continuato a gestire il servizio in un nutrito gruppo di Comuni siciliani. Ai quali adesso andranno ad aggiungersi i 52 Comuni del Palermitano.