Che futuro avranno i 164 dipendenti della coop 25 aprile, non è dato sapere. Un sistema, quello della cooperazione, che al nord continua a dare i buoni frutti e che qui crolla in maniera clamorosa. Avremo un motivo in più per sentirci più siciliani, ma in modo negativo".
Apprendi sulla chiusura della Coop 25 aprile
Che futuro avranno i 164 dipendenti della Coop 25 Aprile, non è dato sapere. Un sistema, quello della cooperazione, che al Nord continua a dare i buoni frutti e che qui crolla in maniera clamorosa. Avremo un motivo in più per sentirci più siciliani, ma in modo negativo”.
Lo scrive in un comunicato il parlamentare regionale del Pd, Giuseppe Apprendi, commentando la crisi di una cooperativa storica per Palermo a provincia: la “Coop 25 aprile”.
“Qualcosa non ha funzionato, non avremo più l’attrazione di un’ insegna, quella della COOP 25 Aprile, che ci faceva sentire a casa propria, perché come dice la pubblicità: “La coop sei tu”. Tutto ciò dopo anni di tribolazioni, promesse, speranze ed infine, delusione ed amarezza.Tutto si è consumato sotto gli occhi di tutti, compiaciuti di avere a Palermo due grandi IPERCOOP, che, a detta di alcuni, avrebbero dovuto portare sviluppo e occupazione. Nulla di tutto ciò. Oggi si perdono 164 posti di lavoro; ci sono responsabilità e vanno individuate. Si è data la possibilità e il tempo agli IPERCOOP, di insediarsi indisturbati, senza neanche provare a travasare loro, parte della forza lavoro. A chi è servito tutto ciò? Non ai lavoratori, non alla città di Palermo. Qualche posto di lavoro è stato distribuito a tutti, magari contratti a tre o sei mesi e magari part-time, con la speranza di futura stabilizzazione”.
“Con la COOP 25 Aprile che chiude – conclude Apprendi – crolla a Palermo, in Sicilia, un mito che ci ha accompagnato negli anni, che ci fatto sentire orgogliosi, perché ‘noi sappiamo amministrare’, ‘noi non siamo come voi’ ripetevamo sempre. Viene voglia di dire: Coop grande mangia coop piccola. Vorremmo essere smentiti domani mattina”.