Appelli straordinari: falso allarme!

Anche quest’anno, come in quello passato, una voce di corridoio s’è diffusa fra gli studenti di Lingue illudendo quelli al terzo anno in corso del fatto che avrebbero potuto usufruire degli appelli straordinari pur non essendo fra i fuori corso o tra i lavoratori ai quali tali appelli sono riservati. Siamo, ahimè, costretti a smentire tale voce.

Dall’anno scorso la facoltà di Lettere ha concesso a tutti gli studenti del terzo anno, lavoratori e non lavoratori, fuori corso e non, di presentarsi agli appelli straordinari di aprile e novembre. Questo fatto,  probabilmente, ha illuso gli studenti di Lingue che lo stesso sarebbe successo anche per la nostra facoltà. Niente di più falso.

Step1 ha chiesto notizie alla fonte ufficiale, la segreteria, dove abbiamo appreso, con un certo dispiacere, che neanche quest’anno sarà possibile, per chi è al terzo anno in corso, fare esami nei mesi di aprile e novembre. Insomma viene meno la possibilità di accelerare i tempi per chi è magari prossimo alla laurea.

In realtà essere al terzo anno non vuol dire necessariamente essere prossimi alla laurea visto che il numero di crediti necessari per accedere al terzo anno è di troppo inferiore rispetto al numero di crediti che si dovrebbe poi accumulare nel corso dell’ultimo anno.

Chiariamo: se uno studente  nel corso dei primi due anni ha dovuto accumulare 80 crediti per poter così accedere al terzo anno, deve accumularne altri 100 in un solo anno per poter completare gli studi.
Quello che il più delle volte succede è più o meno questo: lo studente che è riuscito a mettere insieme il numero di crediti richiesto per accedere al terzo anno, senza finire al secondo fuori corso, si troverà comunque con una portata tale di materie al terzo anno che uscirà in ogni caso fuori corso l’anno successivo. 
 
E’ chiaro che l’obiettivo del nostro Ministro dell’Istruzione di ridurre il corso di studi da quattro anni a tre, non è stato assolutamente raggiunto, causa il carico di materie e la difficoltà a comprimere i programmi. Questo, il più delle volte, porta gli studenti ad impiegare più tempo del previsto. E’ chiaro, dunque, che la questione della carenza di appelli non riguarda solo gli studenti del terzo anno, né  riguarda solo la facoltà  di Lingue. E non solo Catania.

Ma non è di questo che si vuole discutere in questa sede, sebbene la speranza è che la situazione nelle università cambi il prima possibile. Qui si vuole invitare a riflettere sulla necessità di ridurre i danni al minimo fin tanto che la situazione resta com’è.

Perché non facilitare gli studenti concedendo, per lo meno a quelli del terzo anno, di avere accesso agli appelli straordinari? Le materie sono tante e c’è bisogno di più appelli. Una cosa è certa però: se in primo luogo non siamo noi studenti ad avanzare la richiesta e a far presenti i nostri problemi, le cose non ci cadranno certo dal cielo…

Neo-rappresentanti, quale occasione migliore per tener fede alle vostre promesse e dimostrare un po’ d’impegno?


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Una festa di colori ha animato la mattinata della piazza centrale di Grammichele, in provincia di Catania. «Fai super la raccolta differenziata» è la frase sulle magliette – blu, rosse, verdi e gialle – di migliaia di studenti e studentesse delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado del territorio del Calatino. Tutti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Quannu è a siccu e quannu è a sacco (quando è troppo poco e quando è troppo). La Sicilia non ha moderazione. Si passa agevolemente, piroettando come ginnasti artistici sul cavallo con maniglie (dell’ammore), dalle mostre monstre di Manlio Messina a Cannes allo stand dell’assessorato ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana al Salone del Libro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]