L'organo che amministra la società cambia composizione. Lascia l'avvocato Ida Linda Reitano, impegnata in Federazione: nuovo consigliere è il patron che, a meno di un anno dalla fine della sua squalifica, ricompare negli organigrammi societari
Antonino Pulvirenti si riprende il Calcio Catania Il patron torna nel cda della società rossazzura
Il mese di ottobre ha portato una novità importante nell’organigramma del Calcio Catania. Da ieri, infatti, Antonino Pulvirenti è tornato ad avere una carica ufficiale all’interno della società di via Magenta, diventando consigliere del cda rossazzurro assieme a Giuseppe Davide Caruso e Giuseppe Gitto: il proprietario del team etneo prende il posto dell’avvocato Ida Linda Reitano, diventata in Figc membro della Commissione Accordi Economici per il Calcio Femminile. La carica di presidente invece resta ancora in possesso di Davide Franco, dottore commercialista e revisore legale che guida anche Finaria, la holding che controlla le attività di Pulvirenti.
Si tratta di un ingresso significativo che evidenzia come il patron abbia voglia di tornare a recitare un ruolo sempre più centrale e attivo nella vita della società etnea. Altro elemento che sottolinea questa volontà è stata anche la sua presenza sugli spalti dello Stadio Granillo, domenica scorsa, per assistere alla gara tra Reggina e Catania: un ritorno importante, coinciso però col terzo stop consecutivo in trasferta da parte della squadra di Andrea Camplone. In un momento di difficoltà, con il tifo organizzato sul piede di guerra, i risultati altalenanti e tre senatori come Biagianti, Bucolo e Marchese fuori rosa per motivi disciplinari, Antonino Pulvirenti cerca dunque di riprendere in maniera graduale la sua centralità nell’universo rossazzurro, anche e soprattutto a livello mediatico.
Una strategia che potrebbe culminare, il prossimo anno, col ritorno alla presidenza del Calcio Catania. Una carica che, giusto ricordarlo, è stata abbandonata nell’estate del 2015 dopo lo scoppio dello scandalo I treni del Gol. L’accusa di aver truccato alcune partite del campionato di B 2014-2015, allo scopo di giungere alla salvezza, aveva infatti portato il Tribunale Federale Nazionale a decidere per la retrocessione in Lega Pro della società etnea, infliggendo allo stesso Pulvirenti una inibizione di cinque anni assieme a una multa di 300 mila euro. A partire dall’agosto del 2020, il patron avrà dunque la possibilità di tornare a ricoprire cariche federali e, ovviamente, di rappresentare la società rossazzurra a livello di federazione.
Potrebbe essere questo, dunque, l’orizzonte temporale che riporterà Pulvirenti ad occupare la carica più alta all’interno del Catania. Il percorso da qui alla prossima estate è ancora lungo: l’impressione, però, è che la strategia dell’ (ancora) ex presidente del club etneo sia quella di tornare pian piano sulla scena, anche allo scopo di provare a costruire un ponte che riempia il fossato scavato in questi anni tra tifoseria e dirigenza. Ne è prova, ad esempio, l’intervista rilasciata stamattina alla trasmissione radio Pianeta Catania: «Tifosi e società – ha avuto modo di ribadire il patron – vogliono la stessa cosa: il bene della squadra. Dobbiamo provare ad andare d’accordo, uscendo da questa impasse: vedremo cosa sarà possibile fare per cercare di risolvere questa situazione».
Un ruolo da vero e proprio pontiere dunque, anche per tentare di smussare le asperità dialettiche che, invece, contraddistinguono l’amministratore delegato etneo Pietro Lo Monaco, protagonista in questi mesi di pesanti muro contro muro con i gruppi organizzati delle due curve. Il prossimo passo, come fatto intendere dallo stesso Pulvirenti, potrebbe dunque consistere in un ritorno allo Stadio Massimino per assistere alle gare interne della squadra. In merito alla possibile vendita della società, invece, il proprietario ha ribadito come nessuno si sia fatto avanti in questi anni, fermo restando la sua volontà di cedere a chiunque «possa fare meglio di quello che stiamo facendo noi». Un elemento è comunque chiaro: Nino Pulvirenti ha tutta l’intenzione di riprendere un ruolo cardine all’interno del progetto Calcio Catania. «Non mi sono mai allontanato – ha precisato – ma voglio essere ancora più vicino, perché mi sento di farlo».