Un orgoglio tutto siciliano, che l’Europa ci invidia e che, a differenza di quanto capita a molte eccellenze del nostro Paese, ottiene riconoscimenti anche in Italia. Antonella Di Maria, titolare dell’omonimo laboratorio creativo di pasticceria tradizionale e artistica di Bisaquino, ha vinto il primo premio agli Italian Wedding Awards di Venezia nella sua categoria, cake design. In passato Di Maria ha girato l’Italia e molti Paesi europei, tenendo corsi in Spagna, Portogallo, Danimarca, Polonia, Germania. Ha collaborato anche con diverse riviste, anche se per ora ha accantonato questo aspetto della sua carriera per dedicarsi alla ricerca e alla produzione delle sue torte.
Il premio è stato assegnato in base a diversi criteri che includono anche un assaggio dei dolci proposti per l’occasione. Per questa degustazione ha portato a Venezia una sua specialità: pan di Spagna con farcitura al cioccolato bianco e frutti di bosco e un croccante, tutto ricoperto con la pasta di zucchero. Poi una mini cake in stile inglese al mango e limone. «I premi per me sono anche i riscontri dei miei clienti che apprezzano quando propongo qualcosa di diverso. Sono in questo settore ormai da dieci anni – spiega -, da tre anni ho un mio laboratorio, la mia specialità è il cake design ma dietro c’è una competenza che riguarda strettamente la pasticceria. Il mio lavoro non è su polistirolo ma realizzo delle vere torte commestibili. Abbiamo clienti da tutta la Sicilia». Un mestiere nato dalla fusione di due passioni, quella per l’arte e quella per i dolci: «Sono tra i pionieri di questo filone in Italia – sottolinea – nel Sud la sfida era per me quella di adattare la nostra pasticceria a un’estetica che non ci appartiene, che deriva dal modello anglosassone e che propone degli interni diversi dai nostri. Ho studiato molto per poter riuscire a farlo».
La cake designer realizza i suoi dolci quindi con cura e dedizione: «Visto il tempo che richiede la lavorazione di questo tipo di torte, ognuna di queste si porta dietro una sua storia – sottolinea – oltre al wedding in realtà credo di avere una mano più felice che va al modelling, ovvero realizzare le torte con le figure». Anche se il successo di Antonella Di Maria è dovuto al suo estro, un aspetto di rilevo lo ricopre anche il gusto che non deve mai mancare: «Tengo molto a questo aspetto – afferma – queste torte vivono del riscontro dei clienti. Non c’è bisogno soltanto di ricevere una bella torta da presentare, la torta va mangiata. Non è un soprammobile. La gente ha dei pregiudizi sul cake design: ha avuto brutte esperienze con torte finte o immangiabili perché pesanti e piene di zucchero. La nostra produzione invece dà la possibilità di offrire un prodotto con un interno molto apprezzabile oltre che bello da vedere e penso che sia un mio tratto distintivo».
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