La maratoneta di Bagheria bissa il successo di dieci anni fa, quando fece segnare anche il record della corsa: «Era la prima gara dell’anno, l’ho gestita bene nonostante qualche dolore in settimana. Rispetto al passato cambia l'età e i chilometri sulle gambe, ma la gioia è sempre la stessa», racconta a MeridioNews
Anna Incerti trionfa alla Corrida di San Geminiano «Prima gara del 2018. Emozionata per il risultato»
«Sono venuta qui per fare giusto un test. Era la prima gara dell’anno e volevo vedere come stavo. È andata bene, non sono partita subito al massimo e l’ho gestita molto bene». Anna Incerti, maratoneta classe ’80 di Bagheria, spiega così a MeridioNews la vittoria ottenuta quest’oggi nella 44^ edizione della Corrida di San Geminiano, corsa internazionale che si svolge per le strade di Modena.
Il prossimo impegno? Forse la mezza maratona di Verona
Per l’atleta siciliana non si tratta del primo successo nella gara in questione, avendola vinta già dieci anni fa. «Sono cambiati gli anni che ho e i chilometri sulle gambe – continua Incerti pochi minuti dopo la premiazione –. Da 28 a 38 anni la differenza c’è e si fa sentire. Cambiano i ritmi magari, ma l’emozione è sempre la stessa». E proprio dieci anni fa, con il tempo di 42’28’’, Incerti fece registrare quello che ancora oggi è il record femminile della corsa: «Fa un certo effetto tornare dopo dieci anni perché vuol dire che ancora ci sono e sto correndo. Dieci anni fa era l’inizio dei miei risultati, avevo 28 anni. Nell’estate del 2008, poi, ho fatto la mia prima Olimpiade e dunque è stato tutto un crescendo. All’epoca ho corso molto forte».
La corsa odierna è stata gestita molto bene dall’atleta della Fiamme Azzurre, che ha chiuso la sua fatica con il tempo di 45’27”: «La gara è andata bene, è filato tutto liscio. Ho scelto un passo regolare, non ci sono stati chilometri in cui ho corso più forte e altri percorsi più lentamente. Sono stata costante, pur avendo negli ultimi giorni qualche dolore intercostale». La maratoneta si concentra proprio su questi dolori e su come ha preparato l’appuntamento che aveva in programma: «Durante la settimana ho avuto difficoltà nel respirare, quando si trattava di fare gli allenamenti a ritmi un po’ più sostenuti. Alla fine però l’ho gestita bene. Ho voluto correrla un po’ come gara di passaggio. Un atleta è così che si costruisce, l’esperienza però fortunatamente non mi manca. Ho aperto l’anno così perché mi piace mettermi in gioco».
Adesso, con la prima gara del 2018 andata in archivio, è già tempo di proiettarsi agli impegni del prossimo futuro: «Penso di fare una mezza maratona, probabilmente a Verona il 18 febbraio. Dopodiché farò una maratona: per questa ancora aspetto conferme – conclude Incerti – ma vedremo quale il mio allenatore deciderà di farmi correre».