Angelino alfano? incredibile. O meglio, non eccessivamente credibile come possibile candidato premier. Questo, alla fine, il succo di una specie di sondaggio voluto da silvio berlusconi per testare la credibilità del gruppo dirigente del pdl. Chi ne ha fatto le spese è stato il coordinatore nazionale, alfano, che in materia di credibilità, ha raggranellato un non esaltante 45 per cento.
Angelino Alfano? Semplicemente incredibile
Angelino Alfano? Incredibile. O meglio, non eccessivamente credibile come possibile candidato premier. Questo, alla fine, il succo di una specie di sondaggio voluto da Silvio Berlusconi per testare la credibilità del gruppo dirigente del Pdl. Chi ne ha fatto le spese è stato il coordinatore nazionale, Alfano, che in materia di credibilità, ha raggranellato un non esaltante 45 per cento.
E andata meglio a Giorgia Meloni (50 per cento), al Sindaco di Roma, Gianni Alemanno (55 per cento) e ad altri esponenti del partito.
Alcuni sostengono che il giudizio su Alfano è stato anticipato dal Cavaliere, quando, tempo fa, ha detto che ad Angelino manca il quid. Altri ancora, invece, sostengono che questo sondaggio calza troppo a pennello con i desideri di Berlusconi che, sotto sotto, si vorrebbe sbarazzare di Alfano.
In tutto questo sono praticamente sparite le primarie del Pdl. Come fa notare in un comunicato Nicola Cristaldi, esponente storico della destra siciliana, parlamentare di lungo corso, oggi Sindaco di Mazara del Vallo.
Dice Cristaldi: Le primarie per il Pdl sembrano stregate. Vengono sempre annunciate e mai realizzate. Avrebbero dovuto essere una forma di rilancio anche dell’immagine del Popolo della Libertà, ma si è verificato quel che in gran parte era previsto: una sorta di dibattito interno fra le diverse componenti del partito senza una reale ‘gara’ fra i contendenti.
C’è un serio problema – aggiunge Cristaldi – dentro il Pdl in quanto si crede che basta mettersi d’accordo a Roma per tenere in piedi un partito che invece è fatto di tanta gente che si muove in periferia e che non ha alcuna possibilità di incidere sulle scelte dello stesso Pdl. La cancellazione delle primarie ratifica il distacco tra la cosiddetta classe dirigente ed il popolo del partito e di quegli Italiani che credono che un centrodestra vero ed efficace sia ancora possibile nel nostro Paese.
Dovremo rassegnarci a non vedere nulla di nuovo – conclude il Sindaco di Mazara del Vallo – in quanto non sembra che ci sia la volontà di creare un partito aperto e legato al territorio.