AnciSicilia, rinviata elezione per successore Orlando Dubbi sull’elenco sindaci contrari a riconferma vertici

Il rinvio era nell’aria. Alla fine l’assemblea regionale dell’Anci Sicilia ha dovuto prenderne atto, con buona pace del suo presidente, Leoluca Orlando. Tutto rinviato tra due settimane, quando, con ogni probabilità, l’associazione di categoria dei 390 sindaci siciliani eleggerà un nuovo assetto dirigenziale. Negli scorsi giorni, oltre ad essere probabile, la polemica era stata alimentata dai mal di pancia dei partiti, che di fatto avrebbero voluto mandare in soffitta l’esperienza di Orlando, secondo i più maligni «sovraesposto mediaticamente» a un anno di distanza dalla tornata amministrativa in Sicilia che vedrà al voto circa 160 Comuni.

Detto, fatto: con una lettera firmata da oltre 250 primi cittadini, l’Assemblea – che all’ordine del giorno prevedeva la conferma dei vertici fino al prossimo appuntamento elettorale, ha invece stabilito di posticipare la discussione di due settimane, per lasciare ai primi cittadini il tempo di presentare le candidature alternative alla leadership di Orlando.

Ma nel day after all’assemblea, le polemiche non si sono affatto placate. Al contrario, a entrare a gamba tesa nella vicenda è il sindaco di Camporeale, Vincenzo Cacioppo, che ha denunciato di essere stato inserito nell’elenco dei sindaci contrari alla riconferma dei vertici dell’Anci Sicilia «a sua insaputa». Secondo Cacioppo, quell’elenco sarebbe falso perché lui non ha «né sottoscritto la lettera, né tanto meno delegato qualcuno. Ciononostante – aggiunge il primo cittadino di Camporeale – c’era il mio nome». «Penso che quell’elenco – ha accusato infine Cacioppo – sia stato fatto da qualche segreteria di partito».


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

Sono stati condannati i due ex caporali Alessandro Panella e Luigi Zabara. Finisce così il processo di primo grado con rito ordinario per l’omicidio volontario aggravato del parà siracusano Emanuele Scieri, avvenuto all’interno della caserma Gamerra di Pisa nell’agosto del 1999. Per loro il procuratore Alessandro Crini aveva chiesto rispettivamente una condanna a 24 anni e 21 anni, […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo