Anci, il vicepresidente Amenta critica Bianco «Trivellazioni e fondi Pac, con Renzi deve essere più forte»

«Ho invitato il presidente Enzo Bianco ad essere più forte con il Governo nazionale: se rappresentiamo il territorio e il Mezzogiorno, l’essere compagni di partito non può essere una scusa». Dopo la visita a Catania del presidente del consiglio Matteo RenziPaolo Amenta, sindaco di Canicattini Bagni vicepresidente di Anci Sicilia, ha criticato pubblicamente l’atteggiamento tenuto dal sindaco di Catania nel corso dell’incontro con il Premier. «Mi sono permesso di dire, nella riunione con gli altri sindaci avvenuta il giorno dopo la visita, che Renzi è venuto a Catania ma non è stato dato nessun rilievo alle questioni fondamentali per lo sviluppo dell’isola: la riduzione dei fondi Pac per tre miliardi e mezzo di euro nella legge di Stabilità e l’avvio delle trivellazioni nel Canale di Sicilia. Come si fa a non parlare di questi temi con il presidente del Consiglio?», sottolinea Amenta. Bianco, oltre che sindaco di Catania è «leader del costituendo distretto del Sud-Est, che ha come presupposto uno sviluppo sano del territorio, che parte dal basso, nonché dirigente nazionale del Partito Democratico e, dallo scorso 6 novembre presidente del consiglio nazionale Anci», sottolinea il vicepresidente dell’associazione siciliana dei Comuni.

Proprio sul tema dell’avvio di nuove ricerche di greggio, contenuta nel cosiddetto decreto Sblocca Italia, «l’Anci Sicilia ha già proposto ricorso contro le trivellazioni ed è pronta a sostenere con forza il referendum», come si legge infatti in una nota a firma del presidente regionale dell’associazione dei Comuni, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando

«A livello nazionale però – prosegue Amenta – le due questioni verranno trattate senza discussione in Parlamento, con il voto di fiducia. Qui non si tratta di uno scontro con Bianco – puntualizza il vicepresidente Anci -, ma se abbiamo scelto di essere quelli che sostengono il turismo, l’agrolimentare, un sistema idrico integrato e una gestione sana dei rifiuti, l’articolo 12 della legge di Stabilità che riduce i fondi per la programmazione, e l’articolo 38 dello Sblocca Italia non possono starci. Sono esattamente come il Muos», spiega il sindaco di Canicattini Bagni. Che aggiunge un’altra critica al governo nazionale: «Quello portato a livello nazionale è un sistema che fa passare il meridione come sprecone, dimenticando – spiega Amenta – che c’è la legge sul federalismo fiscale agli articoli 23 e 27 che parla di perequazione fiscale e infrastrutturale, dando l’obbligo di approvare piani pluriennali di interventi per colmare il gap tra Sud e Nord Italia. E ci sono ancora – conclude – il 50 per cento dei fondi comunitari 2007-2013 da spendere».


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