“Governi tecnici ed economic voting: un’analisi longitudinale dal 1994 al 2022”. E’ questo il titolo della tesi che Matteo Catania, neo dottore in Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione, ha sottoposto all’attenzione della commissione di docenti, del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Ateneo catanese, per il conseguimento della laurea. Presentazione anche in Metaverso che ha permesso di seguire la dissertazione ad una platea più ampia rispetto a quella presente nell’aula magna di palazzo Pedagaggi. Tanta la curiosità anche da parte degli stessi professori che lo hanno sostenuto e incoraggiato in questa scelta a cominciare da Rosario Faraci, ordinario di Economia e Gestione delle Imprese, e Stefania Mazzone, associato di Storia delle Dottrine Politiche. E proprio quest’ultima ha seguito la seduta sia in presenza che in collegamento, scrutando le possibilità contenute dal mondo virtuale. «L’aggancio tra i temi trattati nella tesi – ha detto Catania – e il Metaverso è nato mentre seguivo il corso di Principi di management con il professore Rosario Faraci. Abbiamo provato a sviluppare una start up che opera nelle mostre in Metaverso e scoperto una realtà innovativa che ha permesso ad artisti locali di raggiungere un pubblico nel mondo. Così è nata la passione. Stavo preparando l’argomento della tesi con il professore Vincenzo Memoli e ho agganciato i due mondi. Ho pensato che fosse un’idea innovativa per me e il Dipartimento».
Presentazione che non è passata inosservata e che è stata accolta con favore da molti docenti. Oltre al valido contenuto, custodito nelle pagine, all’approfondimento sul condizionamento esercitato dall’andamento economico sull’espressione del voto, il lavoro firmato da Matteo Catania ha messo sotto analisi pure il gradimento rilevato per i Governi Monti e Draghi, la genesi dei casi dei Governi tecnici in Europa, il peso delle competenze tecniche e le politiche adottate oltre ai pericoli collegati. «Lo studente – ha dichiarato il prof. Vincenzo Memoli, associato di Scienza Politica – ha evidenziato come la qualità di un Governo tecnico incida sul rendimento istituzionale nel tempo. Dopotutto, i Governi tecnici sono sempre figli di una Politica che prova a progettare il futuro dei cittadini».
Ad accogliere il cambio di passo anche la direttrice del Dipartimento, la professoressa Pinella Di Gregorio, ordinario di Storia contemporanea. «Non solo come temi di ricerca – ha affermato Di Gregorio – che incrociano competenze diverse dalla Politologia alla Statistica, dalla Storia alla Sociologia e al Diritto. Tutto ciò consente ai nostri studenti una formazione flessibile e adatta agli sbocchi lavorativi sul mercato. Siamo all’avanguardia anche nell’offrire forme di didattica aumentata utilizzando l’esperienza maturata durante il Covid. E’ un’operazione di inclusione verso fasce di studenti che, non potendo essere presenti in aula, vengono coinvolti attraverso forme di Metaverso».
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