Gli autobus del servizio urbano rimarranno fermi dalle 12 alle 16, domani. Per protestare contro il ritardo nel pagamento di quanto dovuto. Cifre la cui mancanza inciderebbe negativamente sulle condizioni di lavoro. «Nelle officine si lavora al limite delle norme di sicurezza», sostiene la Cgil
Amt, domani sciopero e sit-in piazza Università «Comune e Regione devono 52milioni di euro»
Autobus fermi in tutta Catania dalle 12 alle 16 e sit-in dei lavoratori in piazza Università. Parte del personale dell’Amt sciopera domani per il ritardo nel pagamento di 52 milioni di euro che l’azienda attende da Comune e Regione, e che incide negativamente sulle condizioni di lavoro. «Officine al limite della sicurezza e mezzi obsoleti», lamentano i sindacati. «Agitazione immotivata», è la replica del presidente dell’azienda municipalizzata Carlo Lungaro.
A novembre tutte le sigle sindacali avevano chiesto alla prefetta etnea Maria Guia Federico di farsi garante per mettere allo stesso tavolo le loro richieste e le risposte di Amt, Regione e Comune. Ma l’appuntamento non è mai stato fissato e, quattro mesi di silenzio dopo, è stato indetto lo sciopero. «Chiediamo che l’incontro sia fissato a breve – spiega il sindacalista della Cgil Alessandro Grasso – Sappiamo che le difficoltà hanno origine dalle lunghe attese nei pagamenti, ma ci preoccupa anche la poca chiarezza con cui l’azienda informa sulla questione». E se la richiesta non dovesse andare a buon fine si prospettano nuovi scioperi nelle prossime settimane.
«Il blocco del servizio è immotivato – replica dalla sede Amt il presidente Lungaro – Il contratto dei lavoratori è sempre stato rispettato». Ma le ragioni che gli operai intendono fare valere toccano anche le condizioni di lavoro, che sarebbero diretta conseguenza dei 52 milioni dovuti e mai arrivati all’azienda. «Alcuni mezzi in servizio sono obsoleti – aggiunge Grasso – La media utilizzo è di 15 anni, mentre quella italiana è otto». Altri problemi toccano le condizioni dell’officina: «Si lavora al limite delle norme di sicurezza», spiega il sindacalista.
Nel programma dello sciopero i meccanici si fermeranno con due ore d’anticipo sulla fine del loro turno. «I problemi ci sono e vanno affrontati insieme», aggiunge Grasso. Che pungola i vertici della partecipata del Comune di Catania proprio riguardo alla razionalizzazione delle risorse: «Non è corretto chiedere ai dipendenti delle rinunce e poi affidare degli incarichi ad interim di alto profilo». Secondo il rappresentante sindacale «i sacrifici per portare avanti l’azienda vanno fatti tutti insieme».