La consueta classifica del Sole 24 Ore sul gradimento degli italiani regala al presidente della Regione Sicilia l'ultimo posto. Tra i primi cittadini siciliani quello di Palermo è ancora più avanti degli altri, anche se arretra. Male Piccitto a Ragusa e Accorinti a Messina, malissimo Damiano a Trapani
Crocetta il governatore meno amato d’Italia Tra sindaci il migliore resta Leoluca Orlando
Rosario Crocetta continua a non convincere i siciliani. Nell’ultimo scorcio di legislatura, il Sole 24 Ore torna a stilare la consueta classifica sul gradimento degli amministratori locali e per il primo inquilino di palazzo d’Orleans non sono affatto rose e fiori. Crocetta resta il meno gradito tra i presidenti di Regione, all’ultimo posto preceduto da Francesco Pigliaru, che si piazza diciannovesimo.
Nella classifica spazio anche ai sindaci: tra i siciliani il primo resta Leoluca Orlando, con 55 punti nell’indice di gradimento Governance Poll 2017, che perde però oltre 17 punti rispetto al consenso al momento dell’elezione. Seguono i primi cittadini di Catania, Siracusa ed Enna con 51 punti: soltanto 0,4 punti in meno per Enzo Bianco; 2,3 in meno per Giancarlo Garozzo e 0,9 in meno per Maurizio Antonello Di Pietro. Si ferma a 46 punti Federico Piccitto, sindaco di Ragusa, scendendo di oltre 23 punti rispetto all’elezione. Stesso punteggio anche per Renato Accorinti, che perde però 6,7 punti. Si piazza infine sul podio dei meno graditi il sindaco Trapani, Vito Damiano, con appena 45 punti di gradimento (8,6 in meno rispetto al giorno del voto), seguito nella classifica nazionale soltanto dalle sindache di Roma, Virginia Raggi, e di Alessandria, Maria Rita Rossa.
Il dato sul gradimento a Crocetta rischia di essere una grana in più per il Partito democratico siciliano, nel caldo gennaio in cui si cerca di far quadrare il puzzle delle candidature. E se a Palermo i dem lavorano verso il sostegno al sindaco uscente Leoluca Orlando, rinunciando con ogni probabilità al sindaco, Raciti e i suoi dovranno lavorare a una candidatura verso palazzo d’Orleans che faccia dimenticare agli elettori l’esperienza di governo in corso e che riesca ad arginare lo sprint dei Cinque Stelle, che torneranno a puntare sul leader dei pentastellati siciliani, Giancarlo Cancelleri.