Un antico magazzino di via Tiro a Segno diventerà un edificio ultramoderno e in grado di risparmiare energia. Ma non solo: la partecipata sarà protagonista della nascita di un polo museale dell'innovazione e dell'energia. Altre novità arriveranno col piano industriale
Amg, al via i lavori per la nuova sede Pagliaro: «Puntiamo sulla mobilità»
Dopo l’Amat, che ha presentato la proposta di rinnovo del contratto di servizio, anche l’Amg Energia si appresta a cambiare volto con una nuova sede, un polo tecnologico e un piano industriale che prevede un progressivo spostamento del servizio di fornitura del metano dagli impianti domestici ai mezzi di trasporto. I dettagli del piano non sono ancora noti ma intanto, stamattina, sono stati inaugurati i lavori per trasformare l’ex Officina del Gas di via Tiro a Segno, un edificio del 1905 finora utilizzato come magazzino, in uno dei primi edifici di Palermo di classe energetica A+, quella con massimo comfort e minimi consumi di energia.
I lavori, finanziati con 2 milioni di euro del programma europeo Jessica, sono stati assegnati all’impresa siciliana «And Costruzioni» e dureranno un anno. All’inaugurazione era presente una bella fetta della giunta comunale: il sindaco Leoluca Orlando e gli assessori ai Lavori pubblici, Emilio Arcuri, all’Innovazione, Cesare Lapiana, al Bilancio, Luciano Abbonato, all’Urbanistica, Giuseppe Gini, e al Verde, Francesco Maria Raimondo. La presenza in massa dell’amministrazione è presto spiegata: il progetto di ristrutturazione dell’ex Officina rientra nel percorso di creazione di un Polo mediterraneo dell’innovazione e dell’energia, un’area di tre ettari fra l’Orto Botanico, Villa Giulia e la fascia costiera del Foro Umberto I. Una vera e propria cittadella smart, pensata in collaborazione con l’Università, che punterà sulle tecnologie digitali, sulla green economy e sulle energie rinnovabili.
A lavori terminati l’Amg potrà abbandonare la sede in affitto di via Ammiraglio Gravina trasferendosi in via Tiro a Segno con un risparmio di 100mila euro l’anno. L’edificio, attualmente di classe energetica G, sorge all’interno dell’antica officina Favier ed è stato completamente ripensato con uffici e sale riunioni, massima coibentazione della struttura e della copertura, ventilazione e teleclimatizzazione a caldo e a freddo, uso di materiali ecocompatibili, infissi ultramoderni, illuminazione naturale e a Led, riscaldamento a pavimento radiante, sistemi di controllo e regolazione. In questo modo il costo dell’investimento sarà interamente recuperato. Al suo fianco verrà realizzato un punto di ricarica per veicoli elettrici e a metano con copertura fotovoltaica. L’intera area di via Tiro a Segno, inoltre, sarà dotata di un sistema di telemonitoraggio dei consumi energetici degli edifici: in soldoni, sapere quanto si consuma per risparmiare.
Il progetto del Polo Mei prevede la conversione di un altro manufatto industriale in uno spazio espositivo e la riqualificazione di uno dei quattro gasometri per ospitare uffici tecnici, seminari e workshop di natura scientifico-culturale. «Ringrazio i collaboratori di Amg e i precedenti amministratori – ha detto il presidente Pagliaro – per aver offerto alla città un edificio che avrà un impatto sul suo futuro oltre che su quello dell’azienda. Quest’area diventerà uno spazio aperto alla partecipazione, dove i tecnologi e i manager lavoreranno per portare alla città innovazione, efficienza energetica ed energia solare, in collaborazione con il Comune e le altre partecipate».
Nel nuovo piano industriale «l’Amg punterà sempre di più sulla mobilità – ha aggiunto Pagliaro -. In futuro si venderà sempre meno gas per le abitazioni a causa dei cambiamenti climatici. Lo scorso inverno c’è già stata una flessione e il prossimo inverno sarà ancora più caldo, quindi ci dobbiamo attrezzare per il futuro, orientandoci verso i mezzi di spostamento. Ad oggi 100 autobus su 200 dell’Amat vanno a metano, e sarebbero già tutti a metano se fossero già disponibili le stazioni di via Roccazzo e viale Francia. Anche alla Rap c’è già una cinquantina di autocompattatori a metano».
«Anche questa partecipata è in utile di bilancio (circa 100mila euro, ndr) – ha affermato il sindaco Orlando -. Abbiamo il miglior bilancio del Sud Italia. La Rap, l’Amat e l’Amap guardano già alla dimensione metropolitana, l’Amg è indietro e deve accelerare». Per il presidente del Consiglio comunale Salvatore Orlando «c’è un rapporto virtuoso fra l’aula e le aziende, che oggi stanno meglio e iniziano a erogare servizi. Ci assumiamo l’impegno di sbloccare gli straordinari dei dipendenti, precedentemente sospesi per necessità finanziarie».
«Tutte le partecipate stanno allargando le proprie potenzialità – ha concluso l’assessore Abbonato -. L’Amap non si occupa più soltanto di acqua ma del servizio idrico integrato che va dalle grandi opere alla depurazione. L’Amat non punta solo sugli autobus ma sulla mobilità intermodale. La Rap non si limita a scaricare i rifiuti a Bellolampo ma progetta nuovi impianti come il Tmb e punta sulla differenziata porta a porta. Adesso è il turno dell’Amg».