Anche quest'anno la città etnea aderisce alla giornata di sensibilizzazione sul risparmio energetico indetta da Caterpillar, programma di Radio Rai 2. Dalle 18 in poi, tutti possono partecipare spegnendo le luci a casa o in ufficio, come gesto simbolico per abbattere i consumi ed abituarsi alla buone pratiche. Non solo per un giorno. In più, in programma per stasera, una coppia di eventi a impatto zero: le visite guidate in penombra al Monastero dei Benedettini e un incontro in via Crociferi al buio, per osservare le stelle con il telescopio
Ambiente, anche Catania s’illumina di meno Due iniziative contro lo spreco di energia
Catania s’illumina di meno. Anche quest’anno la città etnea aderisce a M’illumino di meno, l’iniziativa in contemporanea nazionale sulle buone pratiche del risparmio energetico indetta da Caterpillar, programma radiofonico di Rai Radio 2. Con due eventi, entrambi in centro, in programma per stasera: il classico giro a lume di candela del Monastero dei Benedettini, a cura dell’associazione Officine culturali, e una serata sotto il cielo stellato della suggestiva via Crociferi, organizzata dal gruppo Stelle e Ambiente, tra telescopi e barocco illuminato dalla luna. Entrambe con lo stesso scopo: sensibilizzare i cittadini a godersi strade, piazze e monumenti limitando lo spreco di corrente elettrica. Riducendo così consumi ed inquinamento, sia atmosferico che luminoso.
M’illumino di meno, infatti, da anni si propone di promuovere una razionalizzazione dell’utilizzo della luce elettrica, incentivando la popolazione di tutt’Italia a spegnere le lampadine dalle 18 di oggi in poi, in contemporanea in diversi comuni dello Stivale. Ma sopratutto, di trasformare quello che è l’ormai classico gesto simbolico della sera del 15 febbraio in una buona abitudine da mettere in pratica tutto l’anno. Insieme a tutti gli altri suggerimenti contenuti nel suo decalogo per il risparmio energetico.
Ma veniamo agli appuntamenti catanesi. E’ ormai una tradizione per Officine culturali quella di organizzare, in occasione di M’illunimo di meno, un ciclo di visiste guidate del Monastero dei Benedettini in penombra e con illuminazione ad impatto zero. Anche quest’anno – per la quarta edizione – l’associazione ha voluto «aderire all’imperativo di spegnere più luci possibili», spiega il presidente Francesco Mannino. Un momento in cui, in tutta Italia, «l’agenzia Terna effettuerà un monitoraggio dell’effettivo calo dei consumi di energia elettrica». Che, anche nel 2013, si veste di un valore simbolico. «Di anno in anno stiamo riscontrando non solo una maggiore adesione all’iniziativa, ma anche una vera e propria abitudine a rispettare le buone pratiche», sottolinea. Non solo per l’ambiente, ma anche, in tempi di difficoltà economiche, per risparmiare sulla bolletta, ed instaurare così «un circolo vizioso con un modo di vivere etico che fa bene alla Terra e alle tasche delle famiglie».
Le visite guidate cominceranno alle 18.30, con cadenza di una ogni mezz’ora, fino a mezzanotte, dall’ingresso di piazza Vaccarini. Il suggestivo percorso in penombra delle Cucine e del museo della Fabbrica, nel ventre sotterraneo del Monastero dei Benedettini, sarà illuminati solo da «segnapassi obbligatori, lampade a led a bassissimo consumo, installate appositamente per l’occasione, e candele», spiega il presidente di Officine culturali. Che però saranno utilizzate solo per regalare all’allestimento un maggiore impatto visivo. «Non vogliamo convincere le persone a tornare ad usarle per illuminare le loro case», ironizza Mannino. In più, la serata fornirà anche delle occasioni per riflettere: il pubblico verrà infatti costantemente informato del risparmio energetico in corso in tempo reale grazie alle proiezioni nella aula magna Santo Mazzarino. Ma i posti, già limitati per motivi di sicurezza, a causa della grande richiesta e alla partecipazione libera, sono già esauriti. «Ma speriamo che se ne possa liberare qualcuno», si augura il promotore.
Le iniziative di Officine culturali hanno già preso il via ieri, con una giornata interamente dedicata ai ragazzi delle scuole del quartiere San Cristoforo in collaborazione con la sezione didattico-monumentale del Comune di Catania. Che, in materia di rispetto dell’ambiente, ne sanno più dei grandi. «Il coinvolgimento e le idee dei bambini su risparmio di energia e riciclo stupiscono e vengono fuori con estrema naturalezza anche durante le attività di gioco», racconta Mannino. Ma l’attenzione dell’associazione per l’ambiente non si limita alla due giorni di M’illumino di meno. «Dopo l’edizione dell’anno scorso – spiega il responsabile – abbiamo chiesto all’Ateneo di predisporre un sistema per spegnere le luci di Cucine e museo della Fabbrica quando non sono necessarie realizzato dalla Cofely Italia». Si chiama Monastero switch-off e permette al personale di controllare l’illuminazione con un telecomando, per accendere le lampadine solo durante il passaggio della visita guidata. Un piccolo gesto, con un altrettanto «piccolo investimento da parte dell’Università», grazie al quale «è stato riscontrato un risparmio del 70 per cento. E questo deve farci riflettere su quanto poco basti per limitare i consumi», conclude Francesco Mannino.
Ma non finisce qui. Ad aderire a M’illumino di meno anche l’associazione Stelle e Ambiente, con l’iniziativa Spegniamo le luci, accendiamo le stelle. Una serata, sullo sfondo della suggestiva via Crociferi, in cui, a partire dalle 17, si potranno osservare il cielo di febbraio e le sue particolarità ad occhio nudo, ma anche la luna al primo quarto e alcuni pianeti attraverso un telescopio. Senza l’interferenza dell’illuminazione pubblica cittadina. Anche qui, si darà spazio alla sensibilizzazione sul risparmio energetico, anche grazie ad un contributo sull’inquinamento luminoso a cura del professore dell’Ateneo di Catania Giuseppe Sperlinga.
«In città ci sono troppe luci – esordisce il docente – le strade, le piazze e monumenti sono illuminati da strumenti inadeguati e lampade sbagliate». Con lo scopo di aumentare sì la potenza, ma anche i consumi. E a farne le spese sono le tasche dei contribuenti. «Alcuni siti di interesse, come piazza Duomo o il castello Ursino, sono illuminati a giorno anche dopo mezzanotte, in maniera assolutamente superflua», sottolinea Sperlinga. Quando invece, basterebbe poco per illuminare meglio, e solo quando serve. Riducendo gli sprechi. Come? Ricorrendo a «diffusori luminosi adeguati e a nuove tecnologie a basso impatto». Abbattendo così anche i fattori inquinanti. «Ricordiamo che l’anidride carbonica prodotta dalle centrali elettriche è un gas serra, nocivo per il nostro pianeta».
All’incontro interverrà anche l’assessore all’Ambiente Carmencita Santagati che ha aderito all’iniziativa lanciata da Caterpillar concedendo di spegnere l’illuminazione pubblica di un tratto di via Crociferi, accanto alla chiesa di san Giuliano, dalle 18 per due ore. «Il nostro scopo – puntualizza Sperlinga – è anche quello di sensibilizzare l’amministrazione pubblica sulla riduzione dei consumi». Un problema che però non è solo catanese. «Tutta Italia si è già dotata di leggi per abbattere lo spreco di luce elettrica, solo in Sicilia e in Calabria non si è ancora legiferato in materia». Eppure, secondo il docente, basterebbero volontà e qualche accortezza tecnologica in più, «in tutti i comuni, grandi e piccoli, su direttiva della Regione, per mettere in pratica strategie luminose a basso impatto». Senza rinunciare alla luce in città. Perché razionalizzare «non significa tornare a candele e lampade ad olio».
[Foto di Officine culturali, Stelle e Ambiente, Caterpillar e Marcos.Zion]