Il 23 agosto uno degli organizzatori di una gara automobilistica aveva trovato nel bosco un mazzetto di sterpaglie tenuto insieme da un pezzo di carta e del nastro isolante. A prova che forse le fiamme di oggi sono state a lungo preventivate
Altofonte, l’incendio era stato programmato? Alcuni giorni fa trovata una miccia nel bosco
«Sapete cosa è questa? Una miccia» denunciava il 23 agosto la sindaca di Altofonte Angela De Luca mostrando ai suoi contatti sui social la foto di un mazzetto di sterpaglie tenuto insieme da della carta e un pezzo di nastro isolante.
«Stamattina – scriveva la prima cittadina – uno degli organizzatori dello slalom automobilistico in corso nel nostro paese l’ha notata in mezzo alla vegetazione della collinetta di fronte al Parco Robinson. Allertato prontamente l’ispettore Di Matteo della polizia municipale, presente sui luoghi, sono stati contattati i volontari della nostra protezione civile per effettuare un controllo del posto nel pomeriggio».
E di certo c’è la mano dell’uomo dietro all’incendio che da quasi 24 ore sta martoriando il Comune alle porte di Palermo, con ettari di bosco andati in fumo e almeno cinque i punti accertati da cui si sono propagate le fiamme.
«Se la miccia fosse stata accesa – continua De Luca – avrebbe creato sicuramente un danno alle abitazioni vicine e anche ai partecipanti alla manifestazione. Invito tutti i cittadini a prestare attenzione al territorio e a denunciare qualsiasi atteggiamento possa recare danno alla pubblica e privata incolumità. Distruggere la natura, dare fuoco ai boschi o alla vegetazione spontanea è un reato che va severamente perseguito e punito».