L'uomo è attualmente detenuto, sta scontando una condanna a 12 anni e otto mesi di reclusione a seguito del suo arresto, avvenuto nell’ambito dell’operazione Argo del 2013, accusato di avere ricoperto un ruolo direttivo nella famiglia mafiosa locale e nelle attività estorsive nei confronti di imprese e di esercizi commerciali
Altavilla, sequestrati beni per due milioni di euro Riconducibili a pregiudicato della cosca locale
Sequestro di beni per circa due milioni di euro ad Altavilla Milicia. A finire nel mirino dei carabinieri Francesco Lombardo. L’uomo è attualmente detenuto, sta scontando una condanna a 12 anni e otto mesi di reclusione a seguito del suo arresto, avvenuto nell’ambito dell’operazione Argo del 2013: l’accusa è di avere ricoperto un ruolo direttivo nella famiglia mafiosa di Altavilla Milicia e nelle attività estorsive nei confronti di imprese e di esercizi commerciali.
Lombardo aveva già subito una condanna definitiva a sei anni e quattro mesi di reclusione, unificata per continuazione con l’ultima condanna, per l’estorsione ai danni di un imprenditore. E nell’ottobre del 2017 veniva colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere perché ritenuto responsabile del reato di estorsione ai danni di un altro imprenditore, per fatti risalenti al 2011, e a suo carico è pendente anche un procedimento per l’omicidio dell’imprenditore Vincenzo Urso avvenuto nel 2009 ad Altavilla Milicia.
Numerosi i beni – tutti siti ad Altavilla – che, secondo i carabinieri, sarebbero riconducibili alle sue attività illecite: il Bar della Milicia, con relativo complesso aziendale; il Bar Bellevue, anche questo con relativo complesso aziendale; una quota pari al 35 per cento della società Turismo Italia srl; un fabbricato e un altro incorso di costruzione; un’abitazione e un appezzamento di terreno.