Gli operatori di via Cordova e via Marcellini oggi incroceranno le braccia nell’arco di più turni per protestare contro i 2988 licenziamenti annunciati dall'azienda: Sindacati: «Serve tavolo al Mise». Guarda le foto
Almaviva, riparte protesta lavoratori Sit-in in via Libertà e corso Calatafimi
Tornano in piazza i lavoratori Almaviva contro i 2988 licenziamenti annunciati dall’azienda. Stamane due sit-in di protesta in contemporanea in via Libertà e corso Calatafimi con traffico in tilt e disagi alla circolazione. Annunciati ieri in un comunicato congiunto dalle Rsu Slc Cgil, Uilcom Uil, Fistel Cisl e Ugl telecomunicazioni Almaviva Contact Palermo, gli operatori di via Cordova e via Marcellini oggi incroceranno le braccia nell’arco di più turni – dalle 10 alle 12, dalle 14 alle 16, dalle 18 alle 20 e dalle 21 alle 23 – e si raduneranno sotto le due sedi palermitane con l’obiettivo di ottenere quanta più visibilità necessaria alla vertenza che vede in bilico solo a Palermo 1670 posti di lavoro e, rispettivamente, 918 e 400 a Roma e Napoli.
Domani, invece, in concomitanza con lo sciopero indetto dai colleghi romani che marceranno alla volta del ministero del Lavoro, anche a Palermo si proclamerà una giornata di sciopero per l’intero turno con corteo che partirà dalla sede di Via Cordova direzione Prefettura. Dopo la bocciatura da parte dei lavoratori della proposta sulla proroga di sei mesi dei contratti di solidarietà, ora occorre trovare al più presto una soluzione per scongiurare gli esuberi. «L’esito della votazione – dichiara il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo – con la bocciatura di massa della proposta dell’azienda, e il grande malcontento serpeggiato sabato al corteo unitario, con la rappresentanza di migliaia di lavoratori Almaviva, rendono necessaria un’iniziativa che coinvolga tutte le sedi del gruppo, non solo le tre città di Palermo, Roma e Napoli colpite dagli esuberi ma anche i siti dove non c’è una ricaduta immediata della crisi. Oggi tocca a noi, domani potrebbe toccare anche agli altri».
Dopo il fallimento della fase di confronto tra azienda e sindacati, la vertenza adesso si sposta al ministero del Lavoro ma i sindacati chiedono ancora l’intervento del ministero dello Sviluppo economico per scongiurare i licenziamenti: «Il lavoratori di Palermo e Roma – afferma il segretario provinciale Slc Cgil, Maurizio Rosso – saranno uniti in un’unica voce e chiederanno con forza la data di convocazione al Mise perché di tempo ne resta poco e i lavoratori di Almaviva – aggiunge – sono stanchi di aspettare. Adesso la nostra intenzione è di costruire un percorso unitario con le sedi di Napoli e Roma per dare visibilità alle nostre richieste con manifestazioni unitarie nazionali, perché la vertenza su un settore che rappresenta il segmento industriale del futuro con tantissime possibilità di occupazione e sviluppo – conclude – riguarda non solo tre grandi città ma tutto il Paese»