Dopo la notizia dello scongelamento dei trasferimenti questa mattina è arrivata in azienda la comunicazione con le modalità di rimborso e tra i dipendenti si è scatenato il panico. Spunta anche l'ipotesi sciopero della fame
Almaviva, malori e svenimenti tra lavoratori Via vai di ambulanze in sede via Marcellini
Scene di panico oggi nella sede Almaviva di via Marcellini, dopo la comunicazione dell’inizio dei trasferimenti a Rende a partire dall’8 novembre per oltre duecento persone. «Qui c’è il delirio, oggi moltissime persone si sono sentite male – racconta Saverio Todaro Rsu Uilcom sulla commessa Enel – È arrivata una ulteriore comunicazione aziendale per il rimborso delle spese di viaggio e c’è stato chi è svenuto mentre era in postazione». Subito è stato chiamato il 118 che da oltre un’ora e mezza staziona davanti alla sede aziendale e ha istituito un presidio anche all’interno. Si tratta – spiega il sindacalista – di una comunicazione sulle modalità di rimborso, un forfettario fino a 500 euro.
«Giorno 8 novembre incombe – continua Todaro – e i lavoratori vivono il trasferimento come imminente, molta gente sta andando a casa. In questo momento stiamo aspettando l’arrivo del capo del personale». Al momento non ci sono notizie «sul tavolo di Roma, cerchiamo di essere fiduciosi e di capire il da farsi ma le crisi di panico si susseguono, molti piangono. Altri sono stati portati in ospedale». Un’ipotesi che al momento circola è anche dichiarare lo sciopero della fame. Ma delle persone interessate dal provvedimento «il 70 per cento sono mamme e la disperazione è tanta solo all’idea di prenotare un B&B o di riorganizzare interamente la propria vita».