Almaviva, da lavoratori sì a bozza accordo trasferimenti Sindacati: «Abbiamo ricevuto mandato a siglare intesa»

I lavoratori Almaviva Contact riuniti a Palermo si dicono favorevoli alla bozza di accordo per fermare i trasferimenti degli operatori impiegati nella commessa Enel a Rende, grazie all’intesa raggiunta nei giorni scorsi al ministero dello Sviluppo economico. Secondo quanto riferiscono i sindacati nel corso delle assemblee, che si sono svolte oggi nella sede di via Marcellini, i lavoratori hanno dato mandato alle organizzazioni sindacali a definire con Exprivia, la società che si è aggiudicata la commessa Enel, e con Almaviva Contact «un accordo alle migliori condizioni possibili». L’intesa di massima discussa nei giorni scorsi, secondo fonti sindacali, prevede l’assunzione su base volontaria di 295 operatori su 398 di Almaviva Contact, impiegati nella commessa Enel in scadenza a dicembre, da parte di Exprivia a Palermo. Gli altri 98 dovrebbero rimanere in Almaviva Contact.

L’accordo prevede che i lavoratori dovrebbero essere assunti da Exprivia ex novo, inquadrati al terzo livello del contratto collettivo, ma con le tutele dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Un punto fondamentale per i sindacati e sul quale nei giorni scorsi le trattative al Mise, si erano arenate perché per le parti sociali «era inammissibile che i lavoratori dovessero rinunciare a un diritto acquisito». Per compensare l’azzeramento degli scatti di anzianità, Exprivia sarebbe pronta a ripartire una quota economica (240 mila euro) tra i lavoratori da assumere. Domani al ministero dello Sviluppo economico alle 12 è previsto un nuovo incontro sul nodo dei trasferimenti da Palermo che dovrebbe servire a mettere nero su bianco l’ipotesi di accordo discussa la scorsa settimana.

«Pensiamo che la maggioranza dei lavoratori, posti di fronte al ‘trasferimento uguale licenziamento’, aderiranno alla proposta che ci verrà fatta – commenta Rosalba Vella rsu Slc Cgil -. Rispetto alle posizioni iniziali, ad ogni modo, siamo riusciti a ottenere diversi avanzamenti. I lavoratori ci avevano chiesto di non retrocedere sull’articolo 18 e lavorare sulla quota salariale. Che è quello che abbiamo fatto e che domani speriamo di riuscire definire al tavolo previsto al Mise. Certo, rimangono ancora diversi interrogativi di ordine pratico: ad esempio quando avverrà il passaggio a Exprivia e quale sarà la futura sede di lavoro. Ma domani – conclude – speriamo domani di ottenere delle risposte a questi interrogativi».


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