Sisma in Turchia, onde basse e allarme ridimensionato nell’area del mar Mediterraneo

L’ipotesi tsunami sembra essere rientrata e dopo mezz’ora di fermo è ripresa regolarmente anche la circolazione ferroviaria lungo la fascia orientale della Sicilia. Dietro l’allerta il devastante terremoto che ha colpito il sud della Turchia la notte scorsa, quando in Italia erano le 2.17. Un sisma di magnitudo 7.8 che ha causato migliaia di morti e feriti, anche in Siria. «L’altezza di onda anomala misurata in Turchia dopo i violenti terremoti che stanno scuotendo l’area è molto più piccola del previsto e pari a circa 15 centimetri. Tuttavia, i mareografi misurano successive onde, probabilmente causate da ulteriori scosse. Pertanto, l’allarme pur ridimensionato permane». Lo afferma il direttore generale del Dipartimento regionale Protezione civile siciliano Salvo Cocina, che è in costante contatto con la Protezione civile nazionale a Roma Cocina, tramite la sala operativa e i dirigenti provinciali, ha attivato il sistema regionale ed è in contatto con le prefetture dell’isola e con i sindaci dei Comuni costieri. Ai sindaci è stato raccomandato l’avviso alla popolazione posta nei litorali bassi e nelle zone portuali e la preparazione per eventuale allontanamento. Cocina ha avvisato il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, che segue l’evolversi della situazione. 

Foto di Aleppo, fonte Naman Tarcha su Twitter


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