Dalla pagina Facebook del teatro arriva la conferma dell'indiscrezione circolata nei giorni scorsi: tra gli spettatori ci sarà anche il presidente della Repubblica. Una presenza che dà un ulteriore prestigio a un allestimento speciale
Alla prima della Bohème sarà presente Mattarella Al Massimo le star della lirica Rebeka e Polenzani
«Che questa fosse una Bohème speciale era nell’aria e adesso c’è un motivo in più. E’ ufficiale, amici, domani sera alla prima dell’opera sarà presente anche il Capo dello Stato, il Presidente Sergio Mattarella». Dalla pagina Facebook del Teatro Massimo traspare l’emozione: al debutto giovedì sera del capolavoro di Giacomo Puccini – che ogni italiano sa canticchiare – ci sarà anche la più alta delle istituzioni italiane. E il presidente Mattarella, d’altra parte, gioca in casa. La sua presenza dà ulteriore prestigio a un allestimento speciale, che vedrà sul palco le due star della lirica Marina Rebeka e Matthew Polenzani.
La Rebeka è il soprano lettone che canta nella parte della fioraia Mimì, la protagonista, ruolo che pochi mesi fa ha sostenuto alla Staatsoper di Vienna; bellissima voce e ottima capacità interpretativa. Rodolfo è lo statunitense Polenzani, star del Metropolitan di New York. La regia è di Mario Pontiggia, le scene e i costumi sono di Francesco Zito, che alludono non a Parigi, dove l’opera si svolge, ma ad una eleganza preziosa, in una Palermo Liberty, con le cancellate della Fonderia Oretea e i saloni di Villa Igea. Ma nei tre cast previsti dal teatro ci sono anche due palermitane: Jessica Nuccio e Roberta Mantegna. Sul podio Daniel Oren, amatissimo dal pubblico palermitano, che torna in città dopo il successo che ebbe lo scorso anno con “Adriana Lecouvreur”. Si replica fino al 23 dicembre.
Intanto nel pomeriggio ci sarà la conferenza di presentazione dell’opera, organizzata dagli Amici del Teatro Massimo e con Pietro Misuraca, presso la sala Onu del Teatro Massimo. L’ingresso è libero sino ad esaurimento dei posti disponibili.
Pietro Misuraca, pianista e musicologo, insegna Storia della musica contemporanea all‘Università di Palermo. I suoi ambiti di ricerca spaziano dalla musica del Novecento al madrigale polifonico rinascimentale (è autore di due monografie dedicate rispettivamente a Salvatore Sciarrino e a Carlo Gesualdo). Presso l’Università di Palermo ha riordinato l’archivio e l’epistolario di Luigi Rognoni, pubblicando, fra l’altro, i volumi Luigi Rognoni e Alfredo Casella. Il carteggio (1934-1946) e gli scritti di Rognoni su Casella (1935-1958), Lucca, LIM, 2005, e Luigi Rognoni intellettuale europeo. Documenti e testimonianze, 3 voll. (I. Testimonianze; II. Carteggi; III. Scritti e interviste), 3 cd allegati, Palermo, CRICD, 2010). Ha da poco pubblicato presso Mimesis il volume Tutto quel che è finisce. Guida all’Anello del Nibelungo di Richard Wagner. Giornalista pubblicista, è critico musicale del quotidiano La Repubblica (edizione di Palermo).