Angelino Alfano scende in campo per tirare la volata a Massimo Costa, aspirante sindaco di Palermo in quota Pdl, Udc e Grande Sud, e per presentare i candidati della lista del suo partito (che riportiamo in coda all’articolo). Al cinema Imperia ci sono tutti i big siciliani del partito: da Francesco Scoma a Francesco Cascio, da Dore Misuraca ad Enrico La Loggia a Simona Vicari. Non c’è Renato Schifani, che pure ha un suo candidato per Sala delle Lapidi (Angelo Giglio). Un’assenza giustificata da Alfano con queste parole: “Schifani sa interpretare bene il suo ruolo istituzionale a differenza di altri…”.

Ma, il segretario nazionale del Partito delle libertà, non si è limitato a parlare di amministrative. Il suo sguardo si è spinto oltre. Verso le prossime regionali. Dove spera di arrivare con quell’alleanza tra moderati, alla quale lavora da tempo lungo l’asse Roma-Palermo: “Siamo insieme a Udc e Grande Sud e speriamo di creare per le prossime regionali una coalizione dei moderati che chiuda al piu’ presto la parentesi tragica dell’esperienza del governo di Raffaele Lombardo”. Un’alleanza auspicabile anche a livello nazionale per il post Monti, “ma è ancora troppo presto per tirare conclusioni”.
Si comincia con le elezioni palermitane del mese prossimo: “A Palermo abbiamo deciso di sostenere un esponente della societa’ civile, Massimo Costa, che ha l’energia del giovane e la maturità dell’adulto”. Fatta questa premessa il segretario del Pdl ha sfoderato la spada: “Che posto ha Palermo nel cuore di Lombardo? Nessuno. E se ha fatto un passo indietro sulla candidatura di Costa (sostenuto all’inizio anche da Mpa e Fli) non lo ha fatto per il bene di Palermo. E’ stata una scelta che ha solo il sapore della vecchia politica”.

E poi, parlando del governo nazionale, si è tolto un sassolino dalle scarpe: “L’allargamento dello spread tra Bund tedeschi e Btp ‘non e’ colpa di Monti, cosi’ come in passato non era colpa di Berlusconi. Il tempo e’ galantuomo e la verita’ prima o poi arriva‘. Alfano ha anche fatto riferimento alla necessità che il governo nazionale non pensi solo all’equilibrio dei conti economici ma anche a politiche di crescita e del lavoro: “Martedi’ al vertice con Monti parleremo dei temi della crescita per porre al centro la questione fiscale. Le tasse sono troppo alte. Ci rendiamo conto che il tempo e’ difficile ma se non cresce il prodotto interno lordo sara’ un vano inseguimento dei conti pubblici. Bisogna attivare un cammino di crescita, lavorando su burocrazia e infrastrutture e su altri due punti: i pagamenti della pubblica amministrazione e il ruolo delle banche che devono reinvestire nell’economia”. La sensazione è che la campagna elettorale è già entrata nel vivo anche a Roma.

La lista del Pdl

ANELLO ALESSANDRO
DRAGO SEBASTIANO
MELIA GIOVANNI
MILAZZO GIUSEPPE
PIAMPIANO LEOPOLDO
RUSSO RAOUL
SANTORO STEFANO
ALIERI GIGI
CERESIA MARIANNA
CERVELLO ELBA
CHIARAMONTE PAOLA
CORONA PAOLO
COSTA GIULIA
D’ANGELO MARIANO
D’ANTONA ADRIANA
DI MATTEO GIOACCHINO
FEO FILANGIERI BEATRICE
FILIPPAZZO GIUSEPPE
FLAUTO MICHELE
FONTANINI ALESSANDRO
GEMMELLARO VINCENZO
LI VIGNI FABIO
GIGLIO ANGELO
GOTTUSO GIORGIA
GUTTILLA GIUSEPPINA
INVIDIATO UMBERTO
LO GIUDICE SANTA
LO GRANDE TIZIANA
LO PORTO EMANUELE
MAENZA AGENESE
MATRANGA FRANCESCA
MICELI MARCO
MONTALBANO GIUSEPPE
PATELLARO MARIA
PERRINO DARIO
PIZZIMENTI BARBARA
PLACA LUCIA
QUARTARARO MARIA
RUISI GIULIANA
SCALETTA FRANCESCO
SCARFEO MICHELE
SEIDITA FRANCESCO
SIMONETTI DOMENICO
SOMILILLO GIUSEPPE FAUSTO
TANTILLO GIULIODO FIORA
TERRANI PASQUALE
TRANCHINA CARLOS
VANADIA ELENA
VITALI FRANCESCO