Alab, dal 2010 oltre 50 botteghe e laboratori artigianali «Così il centro storico torna a essere fucina di creatività»

«Non si può vivere solo di notte nel centro storico: in strade come via Alloro, via Paternostro o piazza Aragona fino a qualche anno fa le saracinesche di giorno erano tutte chiuse». Difficile dare torto a Pietro Muratore, il fondatore di Alab. Le vie più frequentate della prima circoscrizione, quelle più bazzicate dai turisti, ora sono piene di botteghe e laboratori artigianali che riportano il marchio dell’Associazione Liberi Artisti e Artigiani. Una crescita continua, quella di Alab, nata nel 2010 e che ad oggi ha una media annuale di 300 iscritti. Sempre più persone provano insomma a reinventarsi nel campo dell’artigianato: un vero e proprio boom che ha visto protagonisti soprattutto giovani e persone rimaste fuori dal mercato del lavoro. Nella propria sede Muratori accumula sulla scrivania altre richieste di iscrizione, almeno una decina solo per questo mese. 

«Nella nostra attività – racconta – siamo principalmente attenti al riciclo, al ridare nuova vita agli oggetti che non vanno più di moda. Ma non solo. Noi vogliamo stare sul territorio favorendo anche attività sociali. Facciamo tutto senza nessun finanziamento pubblico o privato.Ci reggiamo attraverso i contributi dei soci sostenitori, che sono migliaia». Ma come funziona esattamente Alab? Quali sono le garanzie che offre a chi vuole intraprendere questo tipo di attività nel campo dell’artigianato creativo e artistico (ceramica, pelli, bigiotteria, manufatti e altro ancora)? 

«Facciamo riferimento a una serie di leggi regionali – continua Muratore – che indicano come per poter parlare di artigianato creativo almeno il 70 per cento deve essere opera propria. L’oggetto cioè deve essere unico e non seriale, altrimenti scatterebbe l’iscrizione nel registro delle partite iva. La nostra firma è l’unicità. A chi vuole acquistare un oggetto si rilascia una ricevuta fiscale e quella persona entra a far parte, come socio sostenitore, dell’associazione». E a chi critica un’eccessiva apertura, nel senso che chiunque può farne teoricamente parte senza avere esperienze pregresse, il fondatore di Alab risponde che «noi non siamo nati per fare selezione perchè aiutiamo gli ultimi, la selezione avviene in base alla legge. Io non guardo se il manufatto che fai è bello o brutto, anche se ovviamente do consigli per la crescita. Qui sono entrate persone  – spiega ancora Muratore – che quasi non sapevano cucire e che ora sono i numeri uno nel settore. In ogni caso facciamo anche corsi a titolo gratuito, e anche l’accademia delle belle arti ci manda qualche studente. Sono state fatte quattro tesi di laurea su di noi, segno che qualcosa valiamo».

Alab è diventato un vero e proprio marchio, e anche i proprietari di immobili mostrano di fidarsi quando qualche bottega chiede di poter affittare degli spazi. Le spese di gestione sono a carico dell’artigiano, che destina poi il cinque per cento degli incassi all’associazione. Somme con le quali Arab provvede alle altre spese (operazioni bancarie, sedi assicurate, eccetera). Ogni laboratorio poi ha un libro cassa. La rete di artigiani che si districa tra le vie del centro storico come vede il fermento turistico degli ultimi tempi? «I turisti amano questa Palermo – sostiene Muratore -. Dobbiamo dire anche però che è un turismo povero, che era destinato ad altri luoghi e converge qui. Si dovrebbe dunque anche pensare a pacchetti di turisti da attrarre e garantire servizi che al momento non vengono dati».

E non è raro vedere gli stessi artigiani che spazzano le strade davanti i propri laboratori, potano le piante, abbelliscono le vie. Fabrizio ad esempio, oltre ad essere il segretario Alab, ha aperto una bottega a pochi passi dalla Galleria D’Arte Moderna ormai tre anni fa e da allora si prende cura di piazza Aragona ogni giorno. «Si sta tornando a considerare il centro come fucina di cultura – osserva -. Se teniamo ai posti in cui ogni giorno lavoriamo e viviamo è perchè le nostre attività non sono legate solo al profitto. Qui si esprime la nostra creatività. Attorno a noi poi sono nate attività commerciali vere e proprie, è così che si crea il centro commerciale naturale».

Le difficoltà ovviamente persistono: molte delle botteghe non sono autosufficienti, tanto che chi le apre spesso continua a mantenere il proprio lavoro. Come nel caso di Marcella, architetta e allo stesso tempo artigiana. «Per i giovani Alab è un’opportunità concreta – afferma -. Invece di stare solamente nei pub ora hanno un obiettivo, cioè fare della propria passione una professione».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]