Approvata la variazione di bilancio Tredici milioni in più per 2017 e 2018

Intorno alla mezzanotte di ieri il Consiglio comunale di Palermo ha approvato la variazione di bilancio. Il via libera è arrivato dopo le solite scaramucce in fase di dibattito: il prelievo dell’atto è stato possibile solo grazie ai voti del centrodestra mentre al momento del voto il Pd come sempre si è sfilacciato. Il termine ultimo per l’approvazione del documento finanziario era proprio il 30 novembre. 

Il sindaco Leoluca Orlando, che faceva il suo debutto come assessore al Bilancio in pectore dopo l’addio di Luciano Abbonato, ha spiegato ieri sera in aula le ragioni del ritardo, attribuendole in parte all’Ars che sta ancora discutendo la propria manovra finanziaria: «Alle ore 19 del 30 novembre non sappiamo ancora se e quando verranno stanziati i 115 milioni dei fondi Pac che servono anche al pagamento dei mutui. Ovviamente noi nel nostro bilancio abbiamo conteggiato la parte che riguarda Palermo».

«Una scelta, quella di usare i fondi Pac per i mutui, che tra l’altro non ci convince – insiste Orlando – perché in teoria dovrebbero servire per contribuire ai fondi europei. Dopo lunga e sofferta malattia la Regione ha ottenuto una prima tranche di 50 milioni di euro che soltanto oggi ha provveduto a ripartire ai Comuni inserendo nello stesso decreto la decisione di ricorrere ad un mutuo per i restanti 65 milioni. Aspettiamo però ancora l’approvazione da parte dell’Ars, che speriamo avvenga entro questa notte (in realtà si attende ancora il voto finale di Sala d’Ercole, ndr). In attesa di questi soldi per le spese essenziali dovremo attingere direttamente al fondo di riserva». Come al solito deficitario il bilancio dei trasferimenti: «Ancora oggi il governo nazionale non ha completato del tutto il trasferimento dei finanziamenti mentre la Regione è ferma addirittura al primo trimestre di quest’anno».

Nella manovra previsti 8,5 milioni in più per il 2017 e 4,5 milioni in più per il 2018, somme scovate grazie ai tagli e ai risparmi, alla lotta all’evasione fiscale, alla crescita dei ricavi dagli spazi pubblicitari. Un totale quindi di circa 13 milioni. La Ragioneria generale e i revisori dei conti hanno espresso parere positivo. Nelle casse di Palazzo delle Aquile entrano «un milione dalla Tosap e un milione dall’Imu – spiega il primo cittadino -. Da Stato e Regione arrivano 6,33 milioni per il 2017 e 4,6 milioni per il 2018. Inoltre abbiamo operato una redistribuzione delle risorse non da un’area all’altra dell’amministrazione ma all’interno delle stesse aree». Un pensiero anche all’anno prossimo, quando ci saranno le elezioni e il bilancio ricadrà presumibilmente sulle spalle del nuovo esecutivo arrivando in aula non prima dell’estate: «Bisognerebbe approvare il bilancio tecnico entro febbraio ma non sarà facile». Nessun intervento, invece, sul Pon Metro e sul Patto per Palermo: «Non subiscono alcuna modifica in virtù dell’accordo con il premier Renzi».

Altri risparmi arriveranno dal taglio ai consiglieri comunali da 50 a 40 che scatterà l’anno prossimo con il rinnovo di Sala delle Lapidi o dalla riduzione delle spese istituzionali. I soldi verranno spesi per la cultura (500mila euro) e per lo sport (quasi 200mila), una decina di milioni per il sociale, 1,1 all’anno in più per il diritto allo studio e 500mila euro per l’emergenza casa. Orlando ha annunciato il prelievo dal fondo di riserva di «150, spero anche 200mila euro per il Teatro Biondo». Soldi che serviranno all’ente di via Roma per chiudere il bilancio in pareggio entro dicembre e possibilmente richiamare i 12 dipendenti che il consiglio di amministrazione ha messo in cassa integrazione. Altri fondi per l’ente di via Roma dovrebbero arrivare dalla manovra all’Ars. 

«La manovra di variazione del bilancio – dice Antonella Monastra del Pd – come sempre viene portata in aula l’ultimo giorno utile senza alcuna delucidazione da parte degli uffici sulle scelte di spostamento delle somme. La situazione delle politiche sociali permane stagnante, con un pasticcio riguardante la spesa per i minori. Per il 2016 i debiti fuori bilancio, in quantità esorbitante, testimoniano scarsa capacità programmatoria e scarsa trasparenza. Insomma il metodo e la sostanza non sono troppo cambiati rispetto al passato a prescindere dalla capacità di imbellettare i fatti».

Per Filippo Occhipinti, capogruppo dei Comitati Civici a Sala delle Lapidi, questa manovra «lascia l’amaro in bocca perché non affronta i veri problemi della città: la situazione di Amat, i debiti fuori bilancio per i minori, l’emergenza-casa. Non c’è traccia di somme per tamponare la perdita di oltre 13 milioni di euro in Amat che si prevede per il 2016, si continuano a usare i debiti fuori bilancio per i minori a scapito di un servizio assai delicato e si inserisce una somma di 500 mila euro per l’emergenza abitativa, quando il regolamento non permette di utilizzare nemmeno le somme stanziate nel corso dell’anno per un norma che andrebbe rivista, ma la cui modifica non viene nemmeno proposta al consiglio comunale». 

«Unica nota positiva – sottolinea Occhipinti – è l’impegno del sindaco per il teatro Biondo: dopo che ho chiesto sia nella seduta del bilancio di agosto, con un emendamento poi bocciato, che nella seduta di ieri sera un intervento del Comune, Orlando si è impegnato a prelevare 200-250 mila euro dal fondo di riserva per evitare nel 2017 la vergognosa cassa integrazione di 12 famiglie per appena 130 mila euro di buco».

«Dopo che l’amministrazione Orlando ha approvato una variazione di bilancio che serve solo alla Reset – afferma il vice capogruppo del Pd al consiglio comunale di Palermo Sandro Leonardi -, chiedo al sindaco di intervenire presso gli uffici delle Attività sociali che combinano guai: è emerso infatti che il Comune non ha impegnato 5,2 milioni di euro che sarebbero dovuti servire per il sociale. La responsabilità è dell’assessore, Orlando intervenga in sostituzione e metta a posto le cose».


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