Al King via a Midnight cult Independent night Incontri e proiezioni sul cinema underground

Cinque appuntamenti dedicati al cinema underground italiano. Con dibattiti, ospiti illustri del settore, un focus sull’indie horror nostrano e molto altro. E’ Independent night, la «sessione collaterale» della rassegna notturna mensile Midnight cult, ideata e curata da Ricky Caruso e Alberto Surrentino, cinefili catanesi innamorati delle pellicole indipendenti, e giunta quest’anno alla terza edizione. Che inaugura il 2013 con un ciclo di incontri e proiezioni ospitate dal cinema King di via De Curtis, a Catania. Si parte stasera alle 22.30.

Un calendario ricco, nato «per dare agli appassionati del genere la possibilità di vedere pellicole che in Sicilia non arrivano», spiega Caruso. Protagonisti della mini rassegna, infatti, sono film e cortometraggi prevalentemente dell’orrore, ma anche documentari e lungometraggi su generis, che però restano ai margini della distribuzione e, per questo, sono impossibili da reperire nelle sale. Che si pone anche come «fase zero» per un progetto più ambizioso: un festival, da far partire nel 2014 proprio nella città etnea, intemente dedicato al fermento cinematografico indipendente. I lavori sono ancora in fieri, ma ci sono buone possibilità per un «gemellaggio con il ToHorror film festival», anticipa il curatore. «Da Torino – racconta Caruso – si sono dimostrati disponibili e contenti della nostra proposta».

Un «esperimento totalmente indipendete e autoprodotto», puntualizza l’ideatore. Che ospiterà sugli schermi del King «opere, tra lunghi e corti, prevalentemente di taglio horror, ma non solo». Ogni proiezione sarà preceduta da un incontro-dibattito, a cui prenderanno parte anche «numerosi ospiti importanti che hanno a che fare con la pellicola protagonista della serata». «Lavori sicuramente bizzarri, e non per tutti, che possono piacere o no», premette Caruso. Tutti, però, caratterizzati da un denominatore comune: la qualità. «Si tratta di film di altissimo livello, che però soffrono di problemi di distribuzione, perché chi li realizza non ha grossi “padrini” alle spalle». E che attirano la curiosità degli amanti del genere, appunto perché introvabili.

Come Morituris, zombie movie di Raffaele Picchio che apre la rassegna, in programma stasera, venerdì 18 gennaio. Titolo controverso per i suoi contenuti particolarmete forti e violenti, tra cui una scena di stupro, e criticato per il suo «aspetto apparentemente misogino». Per questo, «in Italia ha subito una prassi scandalosa di censura dal ministero di Turismo e spettacolo», che con «motivazioni anacronistiche – come “offesa al buoncostume e consumo di alcol e droghe” – gli ha negato la possibilità di essere proiettato con il vietato ai minori di 18 anni, per far ottenere così un giusto ritorno economico a chi l’ha realizzato». nonostante, come racconta l’organizzatore, sia già stato «venduto in Francia, in Giappone e in Finlandia». «E’ sicuramente un film pesante – sottolinea il curatore – ma che rispetta i canoni di un tipo di intrattenimento basato su certe logiche». Un’ingiustizia, secondo Caruso, convinto che «pellicole molto più disturbanti abbiano invece ottenuto il via libera con il v.m. 18». Un problema, quello della censura in Italia, che «c’è sempre stato, ma colpisce solo chi non ha l’appoggio delle grosse case di distribuzione» e che sarà il «tema centrale del primo incontro». Al quale, tra gli altri, interverrà anche il regista Raffaele Picchio.

Ma non finisce qui. Altri quattro gli appuntamenti mensili in programma. Il 22 febbraio, messo da parte l’horror, la serata sarà dedicata al documentario, con l’incontro con Federico Caddeo e la proiezione del sui Il giro del mondo in 16 anni, dedicato al cinema di Gualtiero Jacopetti e Franco Prosperi. Il 22 marzo sarà la volta di Dagoberto Basile e della visione del suo lungometraggio Ai confini della fandonia: l’uomo che flagellò l’intelletto, «pellicola a metà tra il demenziale e l’ironico, fatta molto bene», spiega Caruso. A seguire, il 12 aprile, toccherà ad un’anteprima molto attesa nel mondo cinefilo underground: The Pyramid di Alex Visani, personaggio molto attivo e apprezzato nell’ambiente indie, che parteciperà all’incontro. Per concludere, il 10 maggio, con Come una crisalide e Nero infinito, rispettivamente di Luigi Pastore e Giorgio Bruno. Chicca della serata l’incontro con Michele De Angelis, regista e «fondatore di una label che ha contribuito a a trasportare certi film di culto da analogico a digitale», sottolinea il curatore.

Ma anche gli organizzatori volevano imprimere il loro marchio alla ressagna. Con uno spot, per la regia di Ricky Caruso e interpretato dall’attrice Elaine Bonsangue, presentato al pubblico la sera del 18 gennaio. «Un modo per essere presenti sul versante video – precisa il curatore – con alla base un’idea di base un po’ distorta, in puro stile Midnight cult», rivela senza anticipare altro. E poi, tanto altro, tra cui corti realizzati da registi catanesi e non e mercatini esclusivi a tema. «Dove si potranno comprare gadget difficili da trovare altrove, tra cui le nostre magliette, che servono anche a sostenere economicamente il progetto», spiega Caruso.

Indipendente night, infatti, è totalmente autoprodotto. «Abbiamo ricevuto il supporto di varie realtà, tra cui Adriano Pricoco dell’Accademia di Belle arti, grazie a cui possiamo ammortizzare le spese, ma non abbiamo grosse sponsorizzazioni». «Come non vogliamo speculare su chi verrà ad assistere alle proiezioni», anticipa Caruso. Il biglietto d’ingresso, ha infatti il prezzo simbolico di un euro, «una scelta burocratica legata al pagamento della Siae». Anche gli ospiti che interverranno agli incontri raggiungeranno la città etnea a spese loro. «La loro risposta è stata subito positiva – sottolinea Caruso – e, nonostante non potessimo pagare loro il viaggio, tutti hanno accettato con entusiamo il nostro invito perché hanno capito il valore che sta dietro all’iniziativa». Che è quello di «diffondere un certo tipo di cinema. Lo stesso che noi appassionati avremmo voluto goderci a Catania e che invece abbiamo sempre dovuto andare a cercare in altre città».

[Foto di Midnight cult su Facebook]

Perla Maria Gubernale

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