Complessivamente sono stati denunciati tre esercenti, sequestrate oltre tre tonnellate di prodotti alimentari di vario tipo, scaduti o in cattivo stato di conservazione oppure dalla provenienza incerta e più di cento litri di bevande, con un ammontare totale di sanzioni amministrative pari a circa 12mila euro
Agrigento, controlli in ristoranti e panifici Trovati alimenti scaduti da oltre due anni
I carabinieri di Agrigento hanno eseguito numerosi controlli a esercizi pubblici della città, riscontrando alcune violazioni, tra cui la somministrazione di alimenti ben oltre la data di scadenza, cibi non tracciabili o mal conservati, e il mancato rispetto delle basilari norme di igiene.
Nel dettaglio, in un panificio sono stati trovati prodotti non tracciati e serviti oltre la data di scadenza. Inoltre, venivano venduti come freschi dei biscotti che in realtà erano stati comprati a livello industriale e tolti dalle loro confezioni originarie. Nello stesso panificio, i carabinieri hanno trovato dei cardellini chiusi in gabbia, animali riconosciuti come avifauna protetta e quindi i proprietari dell’attività sono stati denunciati all’autorità giudiziaria mentre i cardellini sono stati liberati.
Altre violazioni sono state riscontrare in un grande ristorante etnico della città, del tipo All you can eat, dove sono stati trovato molti prodotti di provenienza incerta e serviti oltre due anni dopo la naturale data di scadenza. In questo caso sono state elevate sanzioni per quasi novemila euro, con il sequestro di circa due quintali di alimenti e oltre 70 litri di bevande e liquidi. Infine, anche in una rosticceria in pieno centro storico venivano usati prodotti privi di rintracciabilità e scaduti. Sono state elevate quindi sanzioni amministrative per un importo di tremila euro e sono stati sequestrati oltre un quintale di alimenti vari.
Complessivamente, al termine delle attività, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria tre esercenti, sequestrate oltre tre tonnellate di prodotti alimentari di vario tipo, scaduti o in cattivo stato di conservazione oppure dalla provenienza incerta e più di cento litri di bevande, con un ammontare totale di sanzioni amministrative pari a circa 12mila euro. I militari hanno preferito non rivelare il nome delle attività sanzionate.