Nove immobili, 23 rapporti bancari, polizze e rapporti di investimento per 350mila euro, tre veicoli e quattro impianti di energia rinnovabile a Raffadali. Sono questi i beni, per un valore di un milione e mezzo di euro, confiscati a Giuseppe Vincenzo Terrazzino
Agrigento, confiscati beni a un ex consigliere provinciale Già condannato per usura e arrestato per truffa aggravata
Beni per un milione e mezzo di euro sono stati confiscati a Giuseppe Vincenzo Terrazzino, l’ex consigliere provinciale di Agrigento nel quinquennio 2008-2013. Il 56enne di Raffadali è già indagato per usura e truffa aggravata.
Il procedimento è stato avviato su proposta del questore di Agrigento che ha presentato al tribunale di Palermo una richiesta di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale. Sulla base delle indagini patrimoniali dell’ufficio misure di prevenzione della divisione anticrimine, la sezione misure di prevenzione ha quindi disposto la confisca di nove immobili a Raffadali e Agrigento, 23 rapporti bancari, polizze e rapporti di investimento per 350mila euro, tre veicoli e quattro impianti di energia rinnovabile a Raffadali.
Il Tribunale di Palermo ha emesso un giudizio di pericolosità sociale, in quanto l’uomo già nel 2006 era stato condannato per il reato di usura ai danni di un imprenditore e nel 2013 era stato arrestato, nell’ambito dell’inchiesta Demetra, per associazione per delinquere finalizzata ai delitti di falso e di truffa aggravata, illecito conseguimento di erogazioni pubbliche in danno dell’Inail e dell’Inps di Agrigento, che erano stati indotti a erogare indennizzi per inesistenti infortuni lavorativi ed indebite indennità di disoccupazione. Terrazzino era stato raggiunto da una ordinanza di custodia cautelare in carcere per aver svolto un ruolo preminente nell’organizzazione criminale. Il processo penale è tuttora in corso.