Aggressione Licari, la solidarietà all’agente in coma Tanta politica, poca gente comune in via del Rotolo

Circa duecento persone si sono radunate in via del Rotolo a Catania, intorno alla rotatoria dove è avvenuta la lite costata il coma all’ispettore della polizia municipale Luigi Licari. Era stato il consiglio comunale a fissare la manifestazione di solidarietà verso l’agente aggredito lo scorso fine settimana. Giovedì è intanto arrivata la confessione di un 20enne, che avrebbe colpito il vigile dopo che, quest’ultimo, gli aveva vietato l’ingresso con il motorino nell’area pedonale a ridosso del lungomare. 

In prima fila alcuni fra consiglieri comunali ed assessori ed il comandante della municipale Stefano Sorbino. Ci sono anche Carla, Rosalia e Matteo Licari, rispettivamente nipote, figlia e fratello dello sfortunato ispettore. Eppure l’attenzione dei presenti la cattura, per adesso, una carrozza trainata da quattro cavalli bianchi che ha fatto la sua comparsa dall’altra parte della piazza. Due sposi sono intenti a farsi fotografare, in grande stile, nel giorno del loro del matrimonio. Giungono in seguito il sindaco Enzo Bianco, la prefetta Silvana Riccio e l’arcivescovo di Catania Salvatore Gristina. La sensazione è che avrebbe potuto esserci molta più gente e che le presenze politiche superino di gran lunga la partecipazione dei normali cittadini. 

C’è davvero poca affluenza? «Il consiglio comunale è abbastanza rappresentato, c’è almeno una ventina di consiglieri finora così come vari assessori», dichiara a MeridioNews l’assessore Rosario D’Agata che, poi, alza le spalle quando gli si chiede della frammentazione – soltanto sfiorata causa meteo – che si è registrata sulle manifestazioni pro-Licari promosse in città. Quella fissata dalla presidente del consiglio Francesca Raciti aveva fatto seguito agli annunci di altre due iniziative. «Non sono fra gli organizzatori, il Consiglio ha deciso così», dice l’assessore. 

Riserbo sulle indagini da parte del comandante Sorbino. Nessuna conferma sull’indiscrezione secondo cui un collega di Licari, presente al momento dell’aggresisone, avrebbe riconosciuto il 20enne adesso sotto accusa. «Non posso dare alcuna conferma – afferma il capo dei vigili catanesi – le indagini sono condotte egregiamente dalla squadra mobile e dalla Procura e hanno dato i loro primi importanti risultati, sono fiducioso che a breve ne arrivino altri». 

Come procedono, invece, i controlli sull’alta concentrazione di ambulanti e paninari della zona, definita «una baraonda» dai residenti di via del Rotolo«Paninari irregolari qui non ce n’è più da tanto tempo, il servizio che svolgiamo in zona verifica costantemente le autorizzazioni – spiega Sorbino – Problema diverso sono invece i venditori abusivi che ogni tanto ci impegnano in prevenzione e repressione». Da costoro, secondo il comandante, non verrebbero venduti alcolici, ma solo vestiario e oggetti per la casa. 


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