L'episodio risale alle 19 di ieri: un uomo, in preda a una reazione violenta, ha colpito con un pugno la vetrata scorrevole del triage del pronto soccorso, mandandola in frantumi. A denunciare l'accaduto è il Nursind, sindacato delle professioni infermieristiche, che adesso chiede un posto di polizia fisso nella struttura
Aggressione all’ospedale dei Bambini Di Cristina «Ormai è una trincea, serve sicurezza per tutti»
Sono stati veri e propri momenti di panico quelli vissuti ieri all’ospedale dei Bambini G. Di Cristina, quando un uomo, intorno alle 19, in preda a una reazione violenta ha colpito con un pugno la vetrata scorrevole del triage del pronto soccorso, mandandola in frantumi. Dall’altra parte del vetro, ad assistere inermi alla scena c’erano un’infermiera alle prese con il proprio turno di servizio e un piccolo paziente. «Così non si può più andare avanti», è il commento del Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche che ha denunciato l’episodio e che adesso chiede un posto di polizia fisso, soprattutto in vista dell’inverno, periodo dell’anno in cui il flusso di utenti aumenta, così come di conseguenza anche il rischio che si ripetano episodi di questa natura.
«La collega è rimasta terrorizzata, non vuole andare più a fare il triage. È una trincea, siamo sottoposti continuamente alle più assurde richieste, da quella più semplice di informazione a gente che bussa, che entra ed esce dal nostro settore. Così l’operatore sanitario rischia di non svolgere bene il suo ruolo e di sbagliare pure il codice di assegnazione. C’è una guardia giurata in servizio solo 18 ore, alle 2 se ne va e il pronto soccorso rimane scoperto», commentano in una nota Vincenzo Augello e Aurelio Guerriero, rispettivamente segretario aziendale Nursind del Civico e segretario territoriale. «Bisogna garantire la sicurezza di tutti, operatori e pazienti – aggiungono -. Immaginate la paura dei bambini in attesa al pronto soccorso di fronte a un gesto di violenza».