Ha tentato di sedare una lite tra ragazzini, che se le stavano dando di santa ragione, ed è stato aggredito. È successo ieri notte, in pieno centro, a Messina all’ombra del campanile. Protagonista Carmelo Picciotto, presidente di Confcommercio Messina. L’uomo è diventato bersaglio di un gruppo di persone che si è scagliato con violenza contro di lui. Picciotto quando ha visto la lite che si stava svolgendo davanti al suo locale – il bar Fellini – non ci ha pensato due volte ed è intervenuto, ma invece di porre fine alla rissa è stato scagliato per terra. Ha riportato un trauma cranico con una prognosi di cinque giorni, rivedibili dopo il risultato della tac. Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia. Secondo quanto accertato da MeridioNews Picciotto è stato colpito anche da un uomo e una donna, a quanto pare genitori di uno dei ragazzini protagonisti della lite. La coppia avrebbe colpito il presidente di Confcommercio con un ombrello e dei pugni.
«Quanto accaduto ieri – dichiara il direttore di Confcommercio Gianluca Speranza – è un fatto gravissimo, che dovrebbe far riflettere ognuno di noi. A qualche giorno dalle celebrazioni per il trentennale della strage di Capaci, che ha riportato in auge il tema della cultura della legalità tra i ragazzi, viene da pensare che forse a essere educati al rispetto della legge e della persona umana dovrebbero essere i genitori. Ad essere colpito ieri non è stato solo un imprenditore che cerca di svolgere con grande fatica il proprio lavoro, ma un uomo profondamente innamorato della propria città, che in questi anni, attraverso la Confcommercio, ha cercato di rendere migliore in termini di sicurezza, opportunità e qualità della vita. Ieri, in pieno centro, in pieno fermento da sabato sera, si è tentato di mettere al tappeto un combattente, un uomo che ha sempre lottato per i diritti dei commercianti e per fare grande una confederazione ereditata scoppia. A lui, che ha il merito di avermi fatto innamorare di questa città, tutto il mio sostegno e quello di tutto lo staff e delle federazioni di Confcommercio Messina».
«Quanto accaduto rappresenta un fatto di una gravità inaudita, che testimonia oltretutto il rischio che ciascuno di noi corre solo esercitando il proprio mestiere– scrivono in una nota congiunta le federazioni –. Da anni ormai chiediamo maggiore sicurezza nel centro storico. Ma il problema non sono certo i controlli. Se un fatto del genere è accaduto in una piazza centralissima dove erano presenti diverse pattuglie delle forze dell’oCarrdine, vuol dire che qualcosa non ha funzionato e che adesso più che mai è necessario fare rete perché il centro storico torni ad essere un luogo di divertimento sicuro, per chi lo frequenta e per chi ci vive e ci lavora».
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