Aeroporto, rubano un borsone dal nastro dell’arrivo bagagli Denunciati due coniugi di Agrigento: «Ci siamo accorti ora»

I carabinieri della stazione Aeroporto Catania Fontanarossa hanno denunciato marito
e moglie, entrambi 43enni di Agrigento, poiché ritenuti responsabili di furto aggravato in
concorso
.
Un borsone di una famosa griffe d’oltralpe che scorreva sul nastro dell’arrivo bagagli ha attirato l’attenzione
della coppia che ha pensato bene di appropriarsene e riporlo nel carrello nascondendolo
tra i loro bagagli. 

Il proprietario del prezioso borsone, un milanese appena giunto in città, dopo aver
aspettato inutilmente che il bagaglio scorresse dinanzi i suoi occhi, si è rivolto ai
carabinieri di servizio nello scalo etneo i quali, acquisita la denuncia, hanno
immediatamente analizzato i filmati registrati dal sistema di video sorveglianza

Riprese
che hanno immortalato i due coniugi in azione e che sono servite ai militari per identificarli
e rintracciarli.
Posti dinanzi le loro responsabilità, non hanno potuto far altro che restituire il bagaglio
adducendo una banale scusa:
«Ci siamo accorti solo adesso di avere tra le nostre valigie
un borsone non nostro».

Il borsone – mancante solo della fascetta adesiva riportante i dati del passeggero – e tutto il
suo contenuto sono stati restituiti al legittimo proprietario.


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

Sono stati condannati i due ex caporali Alessandro Panella e Luigi Zabara. Finisce così il processo di primo grado con rito ordinario per l’omicidio volontario aggravato del parà siracusano Emanuele Scieri, avvenuto all’interno della caserma Gamerra di Pisa nell’agosto del 1999. Per loro il procuratore Alessandro Crini aveva chiesto rispettivamente una condanna a 24 anni e 21 anni, […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo