La polizia di frontiera, ieri sera, ha arrestato il 24enne Emiljan Demaj, mentre stava per salire su un volo Ryanair. Ai controlli l'uomo si è presentato come un tale Puglisi, residente nella città etnea. Interrogato ha dichiarato di aver comprato il documento per mille euro. Sequestrato anche un cellulare. Guarda le foto e il video
Aeroporto Comiso, albanese fermato all’imbarco Verso Londra con carta d’identità di un catanese
Un
albanese di 24 anni, Emiljan Demaj, è stato arrestato ieri sera dalla polizia di frontiera nell’aeroporto Pio La Torre di Comiso. L’uomo, al momento di imbarcarsi su un volo Ryanair diretto a Londra, ha presentato una carta d’identità in cui comparivano i dati anagrafici di un cittadino italiano. In base al documento, infatti, l’uomo si sarebbe dovuto chiamare Puglisi ed essere nato a Catania, città in cui attualmente avrebbe vissuto. Secondo alcune indiscrezioni, i riferimenti anagrafici sarebbero riconducibili a un pregiudicato.
A insospettire le forze dell’ordine è stato l’atteggiamento dell’albanese, il quale non ha risposto ad alcune domande che gli erano state poste, fingendo di non sentire. Ulteriori controlli hanno dimostrato che il documento era stato falsificato: a dimostrarlo la visione a raggi infrarossi e ultravioletti da cui è emerso che
il numero della carta di identità era stato prima cancellato e poi riscritto.
Interrogato, con l’aiuto di un interprete, Demaj ha dichiarato di essere arrivato in Italia, a
Brindisi, venerdì scorso. Lì avrebbe acquistato il documento falsificato alla cifra di mille euro. Il 24enne, che è risultato clandestino, è stato arrestato e trasferito nel carcere di Ragusa. Rischia una pena da due a cinque anni.
Durante la perquisizione, la polizia ha
sequestrato anche un cellulare, che verrà esaminato alla ricerca di eventuali collegamenti con ambienti estremistici. Il particolare momento storico, con i recenti attentati terroristici a Parigi prima e Bruxelles dopo, ha infatti innalzato i controlli ai varchi di frontiera, con particolare attenzione per gli aeroporti. Tuttavia, al momento, e in mancanza di ulteriori riscontri, quella del terrorismo rimane una pista marginale.