All’indomani della chiusura della Conferenza nazionale sulla Mobilità sostenibile, ma soprattutto a conclusione della visita del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, l’amministrazione catanese annuncia lo sblocco di alcuni interventi strategici che riguardano gli spostamenti urbani. Novità sono in vista per l’aeroporto Fontanarossa, il porto e il raddoppio ferroviario tra la stazione centrale e quella di Acquicella. Almeno stando alle promesse fatte dal sindaco Enzo Bianco, durante una conferenza stampa appositamente convocata per comunicare gli interventi che nei prossimi quattro anni potrebbero facilitare lo spostamento dei cittadini.
Come spiegato a MeridioNews dall’assessore regionale Giovanni Pizzo, grazie ad un finanziamento di 4 milioni e mezzo di euro la città potrebbe disporre di un collegamento ferroviario che collega il centro città con Fontanarossa, sfruttando in parte l’esistente linea ferroviaria. La fermata disterà 700 metri dall’aeroporto. Sarà collegata alla stazione centrale, da cui i passeggeri potranno transitare per arrivare in treno verso lo scalo etneo. La futura stazione di Fontanarossa sarà collegata alle partenze da un people mover. «Questo intervento permetterà al nostro aeroporto di assumere valore europeo – comunica il sindaco Bianco – ambito in cui sono di rilievo solo le infrastrutture ben collegate con il resto delle reti di trasporto. Il ministro Delrio ha annunciato di voler spingere Catania verso un posizionamento all’interno delle Ten-T». E’ l’acronimo di Trans-European Network-Trasport, ovvero le infrastrutture ritenute dall’Europa strategiche.
Andrà a favore delle attività di Fontanarossa anche lo sblocco del progetto d’interramento della linea ferroviaria Catania-Palermo che attualmente blocca la nascita della nuova pista aeroportuale. Rivedendo i capitoli di spesa, Ferrovie Italiane ha promesso d’intervenire per procedere all’intervento e allo spostamento della stazione di Bicocca. Il tutto per un’operazione da 180 milioni di euro. «Nel giro di due anni l’opera potrebbe essere conclusa – evidenzia l’amministratore Sac Gaetano Mancini – tutto dipende però dalla tempestività delle Ferrovie». La società che gestisce l’aeroporto di Catania sarebbe disponibile a finanziare una parte dell’opera, a una condizione: «Non è stato quantificato lo sforzo che ci viene richiesto, ma questo è un problema secondario – dichiara il presidente Salvatore Bonura -. Se ci viene chiesto il dieci, venti per cento di finanziamento in più va bene, l’importante che questo sforzo rientri negli accordi di programmazione con l’Enac».
Riqualificazione e messa in sicurezza del molo foraneo è il progetto che dovrebbe interessare il porto. «Il Nepal non è poi così lontano – ha dichiarato il commissario dell’Autorità portuale Cosimo Indaco -. Il nostro territorio è a rischio sismico, per questo serve mettere in sicurezza e riqualificare questa parte del porto. Agiremo complessivamente, tramite un intervento che doterà il molo di pavimentazione e arredo urbano, per una somma pari a 5 milioni di euro (in conferenza stampa Indaco parla di 5 miliardi sbagliando ndr)». Indaco ha specificato l’importanza di un’azione tempestiva, necessaria a non perdere il denaro che è attualmente disponibile per le operazioni.
Potrebbe essere sbloccato anche l’intervento per il raddoppio ferroviario tra la stazione centrale e quella di Acquicella, che è stato inserito nel decreto Sblocca Italia come facente parte del più ampio progetto di velocizzazione della linea ferroviaria Catania-Palermo-Messina. Sulla questione il sindaco ha ammesso le difficoltà incontrate nel far partire il nuovo progetto, quello che scongiura definitivamente il passaggio dei treni sopra gli Archi della Marina e in alcuni parti del centro storico. «Rispetto a questo finanziamento – annuncia il sindaco di Catania – il ministro Delrio ha dato indicazioni perentorie alle Ferrovie dello Stato perché si proceda». A progetto ultimato – si stima nel 2026 – gli Archi della marina potrebbero diventare un nuovo spazio pedonale. Una futura High line catanese.
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