Dopo un'ispezione, il ministero la promuove a vice dirigente del gabinetto regionale della polizia scientifica
Adriana Muliere, dopo la ‘punizione’ arriva la promozione dal Ministero degli Interni
DOPO UN’ISPEZIONE, IL MINISTERO LA PROMUOVE A VICE DIRIGENTE DEL GABINETTO REGIONALE DELLA POLIZIA SCIENTIFICA
Cinquanta giorni. Cinquanta giorni esatti. Questa la durata del provvedimento punitivo che il Questore di Catania aveva comminato alla dirigente del Commissariato di Nesima, Adriana Muliere, rimuovendola dal comando e retrocedendola anche nelle mansioni.
La vicenda è nota: il Questore accusava la Muliere di aver rotto il rapporto fiduciario, per avergli nascosto che in un cortile interno del Commissariato, saltuariamente, trovavano ricovero, introducendosi da un cancello, due o tre cani di quartiere sterilizzati e microcippati.
Da qui il blitz al Commissariato, con tutta la squadra sopralluoghi, al comando del Questore e del suo vice. Polemiche a non finire e levata di scudi di (quasi) tutte le organizzazioni sindacali di Polizia a difesa della Commissaria.
La Commissione di tre Prefetti, inviata dal Ministero dell’Interno a Catania, impiegherà quattro giorni per acquisire documentazione e ascoltare le parti in causa. Stamani il Ministero dell’Interno ha nominato, con effetto immediato, la dottoressa Adriana Muliere, Vice Dirigente del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica.
Tradotto dal burocratese vuol dire che l’ex scomoda Commissaria, non è più gerarchicamente subordinata e sottoposta al Questore, dipendendo direttamente dal Ministero.
Seguiranno il normale iter giurisdizionale tutti i ricorsi promossi dalla Muliere, in sede civile amministrativa e penale.
A noi non resta che mandare un grande in bocca al lupo all’ottima servitrice dello Stato augurandole buon lavoro.
Per la cronaca, la dirigente di Polizia, quando è stata trasferita, indagava su un traffico di medicinali a quanto pare prelevati dagli ospedali pubblici e rivenduti ai privati. Di questa storia si è parlato in una riunione della Commissione Sanità dell’Ars che è stata secretata. Poi, il silenzio.