Le forze dell'ordine hanno avviato la demolizione di un immobile illecitamente realizzato in contrada Solicchiata, zona «D» dell'area protetta. La sentenza di condanna era arrivata nel quasi vent'anni fa: mancavano concessioni edilizie e nulla osta del parco
Adrano, villetta abusiva abbattuta dalle ruspe Abuso nel parco dell’Etna accertato nel 1996
I carabinieri e il nucleo operativo della forestale di Catania, coadiuvati dagli agenti del commissariato di polizia di Adrano, guardia di finanza e vigili urbani, hanno avviato la demolizione di un immobile abusivo in contrada Solicchiata, in zona «D» del parco dell’Etna.
L’abbattimento dell’edificio, un immobile a due piani di circa 126 metri quadrati, è stato disposta dalla Procura di Catania in esecuzione ad una sentenza di condanna del 1999. L’abuso edilizio era invece stato accertato nel 1996: la costruzione era stata realizzata in totale assenza di concessioni edili, senza il nulla osta del parco e in violazione delle norme sismiche.
L’abbattimento si prolungherà fino al prossimo 28 luglio. La ruspa è entrata in azione subito, in quanto la casa di villeggiatura era già stato sgombrata dagli eredi della proprietaria, una donna di Adrano deceduta da qualche tempo. La demolizione è effettuata dai mezzi di un’azienda di Regalbuto confiscata alla mafia, attualmente in amministrazione giudiziaria.