Secondo gli attivisti dell'Enpa (Ente nazionale protezione animiali) gli animali sono stati uccisi con delle esche nel tardo pomeriggio di ieri. Alcuni sono stati salvati. Ma «qualcuno ha seminato ancora bocconi tossici», afferma Anicito di Cuori randagi
Cani avvelenati ad Adrano, tra cui alcuni cuccioli Volontario: «Stiamo sfamando i sopravvissuti»
Almeno sei cani randagi sono stati avvelenati nel rione Roccazzello ad Adrano. L’amara scoperta è stata fatta da un volontario dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali) nel tardo pomeriggio di ieri. Sul posto, non appena è scattato l’allarme, sono giunti la polizia municipale di Adrano e un’ambulanza veterinaria. Tra le vittime anche una cagna che stava allevando diversi cuccioli. Madre e figli si trovavano all’interno di una insenatura di una roccia vulcanica. Solo alcuni cuccioli sono stati recuperati. Altri, invece sono stati recuperati nella mattinata di oggi grazie all’intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale.
«Si tratta di cuccioli di pochi mesi – ha detto Massimo Anicito presidente dell’associazione Cuori randagi di Paternò – Ne abbiamo preso in consegna otto, che devono essere sfamati ancora con il biberon; altri tre – ha proseguito Anicito – sono stati affidati ad un’associazione adranita con cui collaboriamo». Secondo Anicito, i cani sono stati avvelenati con delle esche lasciate da qualcuno che era a conoscenza della folta presenza di randagi in questa zona di Adrano. «Sono sei i cani avvelenati, ma adesso c’è adesso un altro cane che barcolla: probabilmente ha ingoiato qualcosa di velenoso – conclude Anicito – Forse l’area non è stata del tutto bonificata oppure qualcuno ha seminato nuovamente dei bocconi avvelenati». Sul fatto la polizia municipale sta procedendo ad effettuare gli opportuni accertamenti.