Ancora una volta i controlli si sono fermati all'ingresso dei terreni in cui sono stati realizzati recinti per animali e un piccolo caseificio. L'appuntamento è stato rinviato a un'altra occasione, dove l'area dovrebbe essere raggiunta da un ingresso secondario
Acireale, nulla di fatto per il sopralluogo alla Gazzena Allevatori si rifiutano di fare accedere polizia municipale
Doveva essere la giornata per iniziare a fare chiarezza sulla presenza dell’allevamento all’interno della riserva della Timpa, ma alla fine si è trattato dell’ennesimo nulla di fatto. Stamattina, ad Acireale, la polizia municipale si è presentata all’ingresso della Gazzena, l’area naturale tra le frazioni di Santa Caterina e Santa Maria delle Grazie che costeggia la statale 114. Per l’occasione erano convocati sia i referenti della Dras Costruzioni – la società proprietaria dei terreni un tempo del cavaliere Graci e che oggi, pur facendo parte di una riserva, restano privati – e la donna accusata di avere realizzato insieme al marito un insediamento per il ricovero di capi di bestiame con tanto di caseificio, senza però avere le autorizzazioni del caso.
«È qui per la ricotta? Dovete tornare sabato», suggerisce una signora mentre porta a passeggio il cane nella stretta via di campagna che porta alla Gazzena. Poco dopo, a bordo delle rispettive auto, arrivano le parti al centro della lite e i vigili urbani chiamati ad accertare lo stato delle cose. Nei mesi scorsi, la Dras Costruzioni ha chiesto alle istituzioni, non solo locali, di intervenire, anche perché, dopo il sequestro effettuato a inizio dell’anno scorso dai carabinieri e dal personale dell’Asp, le attività sarebbero riprese come se nulla fosse. Dopo un primo tentativo andato a vuoto a febbraio, la presenza di imprenditori e allevatori avrebbe dovuto consentire di visionare i luoghi oggetti della contesa.
Così però non è stato: la Dras Costruzioni ha fatto sapere di non essere in possesso della chiave utile ad aprire il lucchetto apposto al cancello d’ingresso, mentre la moglie dell’allevatore si è opposta alla richiesta della polizia municipale. Un proposito rafforzato anche dal proprio legale che, intervenendo in vivavoce al telefono, ha ribadito che non ci fossero le condizioni per consentire l’accesso. L’incontro si è concluso con i vigili che hanno lasciato il posto, per verbalizzare l’accaduto. Stando a quanto appreso da MeridioNews, l’ingresso è stato rimandato a un’altra occasione quando l’ingresso nella riserva dovrebbe avvenire da un accesso secondario, del quale la Dras Costruzioni possiede le chiavi.
La presenza dell’allevamento non è l’unica criticità legata alla Gazzena. L’area, che il Comune di Acireale vorrebbe acquisire per trasformarla in un parco da destinare alla fruizione pubblica, negli ultimi anni è stata più volte danneggiata da incendi.