Il sindaco acese è intervenuto ieri su Facebook per rispondere alla lettera aperta di un cittadino che lo invitava a non oltraggiare la memoria del 25 aprile: «Sono disponibile a organizzare una mostra sulla liberazione», è la replica del primo cittadino. Intanto, dopo l'Anpi, anche la Cgil stigmatizza la decisione
Acireale, continua polemica su carnevale Barbagallo: «C’è chi la usa per attaccarci»
Non si placa la polemica ad Acireale in merito alla decisione del Comune di organizzare il carnevale il 25 aprile. La decisione – frutto della volontà di destagionalizzare la manifestazione, ma anche di quella che lo stesso presidente della fondazione Carnevale, Antonio Coniglio, non ha esitato a definire una «svista» – nei giorni scorsi aveva dato vita a diverse reazioni tra cui quella dell’Anpi che, senza mezzi termini, ha annunciato di essere pronta a manifestare contro l’evento.
L’ultimo atto della disputa, che vede contrapposti coloro che ritengono inopportuno far coincidere la festa della liberazione dal nazifascismo con la cornice carnascialesca e quelli che, invece, vedono nella parata delle macchine infiorate soltanto un modo per fare festa, si è avuto ieri sul gruppo Facebook Fancity – Acireale. Con il sindaco Roberto Barbagallo che è intervenuto in prima persona.
Il primo cittadino ha risposto a una lettera aperta pubblicata sul web da Rosario Patanè, già componente della commissione comunale Toponomastica: «Signor sindaco quella fascia tricolore non le permette di oltraggiare la memoria storica della Repubblica associando indecorosamente carnevale e festa della liberazione», ha scritto Patanè. Invitando Barbagallo a separare «la futilità dalla tragedia» e ricordando l’esempio positivo che il sindaco diede in occasione della tromba d’aria del 5 novembre 2014, quando fu tra i primi a scendere in strada per rispondere all’emergenza.
Barbagallo, dal canto suo, ha risposto confermando la buona fede dell’amministrazione nell’organizzazione dell’evento e lamentando la strumentalizzazione, per fini politici, dell’intera vicenda: «Credo che nessuno sta rendendo una buona azione al significato del 25 aprile. Non la sto rendendo io – scrive il primo cittadino – nella misura in cui non sto riuscendo a comunicare, con efficacia, ai miei concittadini la netta distinzione tra un evento turistico e il significato del 25 Aprile. Non la stanno rendendo coloro che strumentalmente vogliono creare fazioni pro e contro. Non la stanno rendendo – continua Barbagallo – coloro che usano la comunicazione per attaccare l’amministrazione [e] non la stanno rendendo coloro che sono convinti di essere sempre e solo i detentori delle verità assolute». Subito dopo, il sindaco si è detto disponibile a «coorganizzare una mostra dedicata al 25 aprile o altro evento». E ha assicurato, al contempo, la propria vicinanza «alle persone che hanno grande sensibilità e vogliono dare un significato importante alla memoria».
Impegno che, però, potrebbe non bastare. Proprio in queste ore, infatti, all’Anpi si è aggiunta anche la Cgil che, con una nota, stigmatizza il comportamento del Comune: «La ricorrenza del 25 aprile non può essere mescolata ad altri festeggiamenti, men che mai a quelli carnevaleschi – si legge -. Ci spiace che il sindaco di Acireale non abbia saputo riflettere su questo punto. Auspichiamo che il primo cittadino torni al più presto sui suoi passi».