Buio ad Aci Catena. E non si tratta di una metafora. Nella cittadina etnea, infatti, da due settimane capita spesso che la sera si spenga l’illuminazione pubblica di larga parte del centro storico e di alcune zone periferiche. La situazione di disagio ha messo in allarme i residenti, i quali si trovano costretti a dover fronteggiare una situazione non facile sia in termini di sicurezza che di vivibilità: «Ieri sono tornato tardi, saranno state le 22, e il centro era completamente al buio – dichiara un residente – Le uniche luci erano rappresentate dai cellulari di chi stava nell’ombra, ma non è una situazione che può andare avanti così».

Mentre il malumore dei catenoti rimbalza tra le strade e il web, rimangono poco chiare le origini del disservizio. O perlomeno dall’amministrazione arrivano informazioni contraddittorie. Dall’ufficio stampa fanno sapere che la causa del problema risiede in un quadro elettrico la cui sostituzione sta subendo dei ritardi a causa del periodo di ferie della ditta che si occupa della manutenzione. Dalla giunta comunale invece specificano che la questione riguarda l’Enel: «Non c’entra nulla l’amministrazione – spiega il vicesindaco Giovanni Grasso -.Il problema, e proprio oggi ho parlato coi tecnici, è riconducibile a una cabina elettrica, la cui competenza è dell’Enel. Purtroppo non è la prima volta che dalla società tardano ad arrivare con tempestività gli interventi di manutenzione straordinaria».

A dire il vero, il problema ieri mattina sembrava essere stato risolto: «Sapere che anche ieri la città è rimasta al buio mi stupisce – continua Grasso – I tecnici dell’Enel mi avevano assicurato che tutto era stato risolto. Vorrà dire che già oggi faremo nuove pressioni affinché la situazioni possa ritornare alla normalità». Normalità che di recente, nel centro storico di Aci Catena, si è avuta soltanto nei due giorni dedicati alla patrona, con le vie e la piazza illuminate a festa: «Speriamo di non dover attendere i festeggiamenti invernali per ritornare ad avere l’illuminazione pubblica», dichiara un altro residente.