Aci Catena, coppia rapinata in piena serata. «Un ragazzino mi ha puntato il coltello e ha voluto i soldi»

«Era un ragazzino, forse un 20enne. Si è avvicinato mentre noi eravamo appena entrati in macchina, dopodiché mi ha puntato un coltello all’altezza degli occhi e mi ha detto “dammi i soldi”. Ho cercato di mantenere la calma e gli ho dato una banconota. Poi è scappato». È il brutto episodio capitato a un 34enne ad Aci Catena. La sera di mercoledì 3 gennaio, poco prima delle 23, si trovava con la sua ragazza in via Libertà, dopo aver percorso la via Barbagallo, stradine a pochi passi dal centro della cittadina, dove aveva parcheggiato la sua auto. Da quanto raccontato a MeridioNews, ad avvicinarsi a loro è stato un ragazzo molto giovane. «Non avevo ancora chiuso lo sportello della macchina – spiega la vittima della rapina – con una mano teneva lo sportello e con l’altra un coltello di colore nero. Somigliava a un coltello a scatto. La strada non era tanto illuminata e non c’era nessuno. Ho potuto notare che era col volto coperto da una cosa simile a una bandana, aveva scoperti solo gli occhi – aggiunge – portava un cappello, era vestito di scuro».

Come ha potuto osservare il 34enne, l’autore del gesto sembrava agitato. «È venuto correndo ed è andato via allo stesso modo – continua – Tutto è avvenuto repentinamente. Era da solo, si vedeva che era molto nervoso mentre puntava il coltello. In quel momento ho mantenuto la calma e gli ho dato la banconota da 50 euro che avevo nel portafoglio. Ho pensato che, se avessi reagito, avrebbe potuto assumere una reazione violenta». Ad assistere a tutta la scena è stata la fidanzata, che è ancora incredula. «Un momento surreale – dice la coetanea della vittima a questa testata – Talmente surreale che per un attimo ho creduto fosse uno scherzo. Ancora siamo scioccati». Dopo che si è consumata la rapina, la coppia si è rivolta al 112. Sui fatti è stata presentata una denuncia presso la stazione dei carabinieri.

L’accaduto resta ancora vivo nella mente della coppia che, oltre allo shock, si appella alle istituzioni. La cittadina etnea, in passato, è stata teatro di episodi simili. Due anni fa, data l’escalation di atti vandalici compiuti da giovanissimi sia in pieno centro che nelle vie meno trafficate, avevano spinto l’amministrazione a emanare un’ordinanza di divieto di stazionamento in alcuni punti, con la contestuale richiesta alla prefettura di un’azione di controllo potenziata del territorio. Tuttavia, almeno in centro, il fenomeno sembrava essersi attenuato. «Siamo molto amareggiati per quanto accaduto. Oltre all’episodio in sé, fortunatamente senza gravissime conseguenze, resta da evidenziare il fenomeno di questa microcriminalità formata da giovanissimi – sottolineano – Non è possibile che si debba avere paura a uscire la sera. Circa un anno e mezzo fa, nello stesso punto, ho trovato il vetro della macchina rotto». «Speriamo – concludono – che vengano intraprese azioni di sensibilizzazione e soprattutto un controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, specie nelle ore serali».


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