La società che controlla lo stabilimento balneare che interrompe le due passeggiate, la Ulivi srl, avrebbe detto al sindaco Filippo Drago che provvederà a mantenere aperto il cancello che, nei fatti, li ricollega. Nel frattempo il Comune chiede l'assegnazione del bene, confiscato alla mafia nel 2001
Aci Castello, verso ricongiungimento lungomare? Comune strappa impegno a gestore Lido Ciclopi
Ricongiungimento della riviera dei Ciclopi e destinazione sociale di un bene confiscato alla mafia. Sono questi gli obiettivi dell’iniziativa portata avanti dall’amministrazione comunale di Aci Castello con l’Agenzia nazionale per la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Al centro del dialogo, avviato ormai da tempo dal sindaco Filippo Drago con l’ente guidato da Andrea Dara, c’è il Lido dei Ciclopi. Lo stabilimento balneare che interrompe il naturale collegamento tra il lungomare trezzoto dei Ciclopi e quello castellese Scardamiano, secondo il primo cittadino di Aci Castello, dovrebbe «essere assegnato al Comune». Motivo per cui, dopo una serie di incontri e di sopralluoghi, Filippo Drago ha inviato una lettera all’Agenzia nazionale per «farne ufficiale richiesta. L’ente sta provvedendo, nel rispetto della norma, ad assegnare quei tipi di beni che, primariamente, spettano ai Comuni. Se questi non li richiedono, gli stessi possono andare a privati, cosa che vorremmo evitare», precisa il primo cittadino.
Il Lido dei Ciclopi è stato confiscato alla mafia nel 2001 e, adesso, è gestito dalla società Ulivi srl presieduta da Francesco Cardinato. «Nella lettera all’Agenzia il Comune chiede che vengano mantenuti gli attuali amministratori perché hanno lavorato bene», precisa Filippo Drago. Il quale spiega: «Il Comune, che vuole collaborare con i cittadini e le varie associazioni presenti nel territorio, ha un ampio progetto sul Lido dei Ciclopi». Il programma, infatti, prevede: «Il mantenimento dello stabilimento balneare, la piena fruizione del giardino di grande valore botanico che c’è all’interno e la possibilità di organizzare attività sociali ma anche appuntamenti scientifici con la collaborazione magari del Cutgana, dell’Area marina protetta Isole ciclopi e dell’Ecomuseo». Obiettivi a lungo termine per i quali bisogna attendere una replica da parte dell’Agenzia nazionale per la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. «Probabilmente passeranno mesi prima che si possa fare qualche passo avanti», commenta fiducioso Filippo Drago.
Nel frattempo, però, l’amministrazione comunale ha ottenuto dai gestori del Lido dei Ciclopi una promessa «importante: l’apertura quotidiana, a partire dall’1 maggio e anche in piena attività dello stabilimento balneare, del cancello che permette di collegare, passando attraverso il lido, il lungomare dei Ciclopi con quello Scardamiano», dichiara il primo cittadino castellese. «In passato, infatti, il passaggio era attraversabile solo quando il lido era chiuso, ovvero dall’1 novembre all’1 maggio. Non è più possibile che questo continui, soprattutto per la sicurezza di turisti e cittadini che altrimenti devono passare lungo la pericolosa via Livorno», continua l’amministratore cittadino. Il quale si ritiene fiducioso sul futuro ricongiungimento dei due lungomare. «Ci siamo impegnati e continueremo a farlo, tant’è che abbiamo già ottenuto l’assegnazione di un altro bene confiscato, l’hotel Cristal sulla via Provinciale, dove abbiamo trasferito gli uffici Tributi e mercoledì prossimo sposteremo quelli della polizia municipale», conclude.