«Io ero pensionato, sono stato richiamato alle armi». Annuncia così il suo ritorno alla corsa elettorale per le elezioni comunali 2024 ad Aci Castello, nel Catanese, Filippo Drago. Già deputato regionale e nazionale, Drago ha ricoperto la carica di primo cittadino del Comune castellese dal 2009 al 2019. Quando a lui è subentrato Carmelo Scandura, […]
Comunali 2024, torna in corsa l’ex sindaco Filippo Drago: «Ero pensionato, sono stato richiamato da De Luca e Lombardo»
«Io ero pensionato, sono stato richiamato alle armi». Annuncia così il suo ritorno alla corsa elettorale per le elezioni comunali 2024 ad Aci Castello, nel Catanese, Filippo Drago. Già deputato regionale e nazionale, Drago ha ricoperto la carica di primo cittadino del Comune castellese dal 2009 al 2019. Quando a lui è subentrato Carmelo Scandura, attuale sindaco in carica, anche lui pronto alla ricandidatura. Il rilancio era nell’aria, ma è stato ufficializzato sabato con un breve incontro in piazza Verga, nella frazione di Aci Trezza. Durante il quale Drago ha presentato alcuni punti del suo programma elettorale, senza dimenticare qualche frecciatina rivolta all’attuale amministrazione, specie nella gestione dell’eredità di alcuni progetti avviati proprio dall’ex primo cittadino.
Riferimenti, quelli a Scandura, comunque passeggeri. «Non sono qui per fare polemica – spiega Drago – ma per parlare del futuro. Sono stato richiamato alle armi da un lato da Cateno De Luca e dall’altro da Raffaele Lombardo, artefice del finanziamento da 23 milioni di euro per il collettore fognario. Oltre a tanti uomini e donne liberi che sono sempre accanto a me». Ed era stato proprio il leader di Sud chiama nord ad aprire informalmente ai confronti elettorali con la sua presenza ad Aci Castello il giorno di Pasquetta. «Questo è solo il primo incontro che faremo e, se eletti, saremo puntualmente nelle piazze e in ogni frazione per parlare con la gente e raccontare cosa abbiamo fatto e come stiamo spendendo il denaro dei cittadini», spiega Drago, accennando ad alcuni dei punti del programma.
«Se non si ricorda il passato, non c’è futuro», continua l’ex sindaco, citando l’introduzione della raccolta differenziata durante la sua sindacatura. Un tema, quello dei rifiuti, su cui Drago intende tornare con la rimodulazione delle tariffe Tari in base ai livelli reddituali e al quoziente familiare: «Le famiglie meno numerose devono pagare meno – spiega – Non è possibile che una signora anziana da sola, che produce poca spazzatura, possa pagare quanto la mia famiglia composta da tre persone». E, per chi vorrà impegnarsi e risparmiare ancora, «prevediamo la creazione di alcuni centri di raccolta in cui portare i propri rifiuti differenziati».
Ma al centro dei pensieri e della possibile azione amministrativa, spiega Drago, rimane sempre la grande incompiuta del territorio: il collettore fognario. «Tra i pochi finanziati in Sicilia e per il quale non so cosa sia stato fatto negli ultimi cinque anni – dice ai cittadini in piazza – Lo vedremo…». Con lo sguardo a un obiettivo più ambizioso: ottenere la bandiera blu per Aci Castello, un riconoscimento assegnato alle località balneari giudicate migliori per qualità dell’acqua e servizi. Con ovvie ricadute sul turismo e l’economia locale. «Vinceremo? Perderemo? Non lo so. Non volevo la tavola apparecchiata – conclude Drago – ma scommettere per il territorio, per farne qualcosa di meraviglioso».