L'ex esponente del Megafono di Rosario Crocetta, oggi legato al deputato regionale del Pd Luca Sammartino, aveva toccato i 173 voti di preferenza alle Amministrative. L'altro neoeletto era uscito da Fratelli d'Italia in polemica con il dirigente Manlio Messina
Aci Castello, Cacciola eletto presidente del consiglio Maggioranza compatta sull’ex Megafono, Calì il vice
Venerando Cacciola è il nuovo presidente del consiglio comunale di Aci Castello. Per il rieletto consigliere comunale sono arrivati 10 voti su 16 consiglieri, ovvero i numeri su cui può contare la neo maggioranza di Carmelo Scandurra, eletto sindaco ad aprile con oltre il 50 per cento dei consensi. Cacciola, ex esponente del Megafono di Rosario Crocetta, oggi legato al deputato regionale del Pd Luca Sammartino, erano arrivati 173 voti di preferenza nella lista civica Movimento per lo sviluppo territoriale di cui è stato l’unico consigliere eletto.
La maggioranza ha confermato la sua compattezza anche sul voto per il vicepresidente del consiglio, Marco Calì. Il più giovane fra i consiglieri eletti aveva abbandonato Fratelli d’Italia in polemica con il dirigente regionale Manlio Messina e la sua scelta di schierare il partito a supporto della candidata del centrodestra Ezia Carbone. Le Amministrative lo hanno poi consacrato come il più votato della lista Popolari per Aci Castello, il contenitore che aveva consentito ai locali rappresentanti della Lega, fra cui l’uscente Santo Grasso, legato al dirigente salviniano Piero Lipera e al sindaco di Motta Sant’Anastasia Anastasio Carrà, di confluire nella coalizione di Scandurra patrocinata da Sammartino.
Durante la seduta d’avvio della consiliatura, il sindaco di Aci Castello ha indicato anche il nome del quinto assessore che – non appena entrerà pienamente in vigore l’allargamento delle giunte comunali voluto dalla Regione – verrà nominato, l’avvocata Valentina Zangara.