Arriva una richiesta di chiarimenti dalla Cgil Sicilia e dalla Filctem sull’accordo su gas e petrolio firmato ieri dalla Regione siciliana con Assomineraria, Enimed, Edison idrocarburi e Irminio. “E’ un’intesa frutto di una trattativa tra aziende e presidenza della regione, avvenuta non alla luce del sole – scrivono in una nota Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia e Giuseppe D’Aquila, segretario generale della Filctem regionale-e questo non ci rassicura. Chiediamo un confronto di merito su quanto annunciato- aggiungono- per capire cosa c’e’ di concreto e accantonare il dubbio che si tratti di pura propaganda politica”.
Cgil e Filctem chiedono, in particolare, di sapere “quali effetti possono scaturire dall’accordo, quali progetti industriali sono previsti e con quanti investimenti, l’impatto occupazionale che si prevede e in quali tempi”. Pagliaro e D’Aquila aggiungono che “il governo regionale dovrebbe anche dire con chiarezza quali sono i suoi obiettivi con questo accordo nell’ambito di una visione strategia complessiva sui temi dell’energia in Sicilia“. I due esponenti della Cgil rilevano che “si tratta peraltro di argomenti sui quali al momento si riscontrano solo ambiguita’ e contraddizioni.
Fra Priolo Ragusa e Gela gli investimenti previsti superano i 4 miliardi – ricordano- ma sono sostanzialmente fermi ormai da anni. Le autorizzazioni tardano ad arrivare.”. Si aggiunge che “l’investimento sulla raffineria di Gela, 700 milioni di euro, e’ fermo da un anno – rilevano- nel silenzio della regione siciliana che non ha partecipato alla conferenza di servizio del 27 maggio scorso che avrebbe dovuto sciogliere il nodo delle Autorizzazioni Aia”. I sindacalisti sottolineano che ,in questo contesto, “il clima non e’ per niente sereno tra i lavoratori diretti e dell’indotto. Per questo- sostengono- diciamo che non e’ piu’ tempo di vuoti annunci, ma e’ tempo di confronto per individuare i problemi e le soluzioni in tempi brevi al fine di evitare che grandi opportunita’ di sviluppo e di occupazione possano crollare come castelli di carta, producendo danni”.
«Era colui che si sporcava le mani con personaggi compromettenti perché così si arrivava al…
Dieci parcheggiatori abusivi sono stati sanzionati a Catania negli ultimi giorni. Durante il periodo delle…
Colpi d'arma da fuoco sparati per uccidere a Licodia Eubea, in provincia di Catania. Per…
«Fermi tutti, questa è una rapina». Il più classico degli esordi per il giovane rapinatore…
Dieci anni di reclusione. Questa la condanna chiesta dalla procura di Catania nei confronti di…
Chiuse le indagini sulla strage di Altavilla Milicia, in provincia di Palermo. Per le torture…